Dalmine, crescono gli ordini
Tenaris investe 10 milioni in più

Cresce la fiducia sul fronte della produzione per Tenaris e di conseguenza crescono anche gli investimenti rispetto a quelli già prospettati nel piano di riorganizzazione di fine 2009. È questo il dato nuovo dopo il primo incontro di verifica del piano industriale varato a fine 2009 e che è stato discusso lunedì da azienda e sindacato.

L'aspetto più positivo, rimarcato un po' da tutti, è che gli ordini Tenaris stanno andando meglio del previsto, al punto che la società, rispetto a un monte di 114 milioni di euro di investimenti previsti nel piano per tutto il gruppo, ha deciso di stanziare ulteriori 10 milioni nel prossimo biennio, soltanto per lo stabilimento di Dalmine.

Il trend positivo è stato spiegato in parte dai dazi antidumping che l'Ue, ma soprattutto gli Usa, hanno recentemente imposto sui prodotti Octg (tubature delle strutture dei pozzi di petrolio) importati dalla Cina. Provvedimento che naturalmente ha dato fiato agli ordinativi in direzione Tenaris, anche se l'azienda non si fa illusioni, definendo questo effetto «a breve termine».

È un fatto però che nel frattempo l'utilizzo della cassa a Dalmine stia avvenendo molto a rilento e le stesse uscite previste dal piano stiano in parte slittando.

Da parte sua l'azienda, pur confermando gli attuali fondamentali, mantiene una certa prudenza: «In questo momento l'effetto antidumping dell'Ue e soprattutto degli Usa ha sicuramente aiutato sul fronte degli ordinativi, ma crediamo sia un effetto a breve termine, mentre gli obiettivi a medio-termine non cambiano».

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