Italcementi, utile 2011 dimezzato
Pesenti: «Avanti con l'efficienza»

Il Consiglio d'Amministrazione di Italcementi ha approvato la relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2011, relazione che ha visto l'utile netto scendere a 91,2 milioni di euro dai 197,1 del 2010.

Il Consiglio d'Amministrazione di Italcementi ha approvato la relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2011, relazione che ha visto l'utile netto scendere a 91,2 milioni di euro dai 197,1 del 2010. Il calo è influenzato da 134 milioni di rettifiche di valore su immobilizzazioni principalmente riferite ad attività in Spagna, Grecia e a Calcestruzzi in Italia.

Il risultato operativo e' stato di 129 milioni contro i 370,2 dell'anno precedente.

In calo anche l'indebitamento netto che e' sceso a 2,093 milioni da 2.230,9 a fine 2010. Il dividendo proposto per azione ordinaria e' di 0,12 euro, come nel 2010, e di 0,186478 per azione risparmio (da 0,12).

Per il 2012, ha indicato il gruppo nel comunicato stampa, sono attesi risultati operativi in miglioramento.

Dopo un primo trimestre positivo, spiega il comunicato di Italcementi, l'esercizio "e' stato caratterizzato, dall'acutizzarsi della crisi del settore delle costruzioni che perdura nei principali Paesi industrializzati da ormai un quinquennio e che ha negativamente condizionato la domanda di materiali da costruzione. Nel 2011 a fronte di una crescita dei volumi venduti in Francia-Belgio, Marocco, Nord America e India si sono registrate flessioni in Egitto, Italia, Spagna e Grecia con un andamento stabile in Tailandia. Per quanto riguarda le principali evoluzioni dei prezzi Italia, India e Tailandia hanno messo a segno uno sviluppo positivo mentre Egitto e Nord America hanno registrato una dinamica negativa".

La sostanziale stabilita' dei ricavi, che nel 2011 sono stati pari a 4,72 miliardi contro i 4,66 del 2010, la ripresa delle pressioni sui prezzi energetici e un negativo effetto cambi, a cui si sono parzialmente contrapposte le azioni di efficienza industriale, hanno determinato una complessiva riduzione dei risultati (margine operativo lordo di 738,1 milioni di euro in calo del 12,1%).

"Il Gruppo puo' contare su un portafoglio Paesi diversificato, con una capacita' produttiva situata per la maggior parte nei Paesi emergenti, che permette in parte di bilanciare i diversi cicli dei vari mercati. In questo quinquennio di congiuntura economica particolarmente pesante che si e' riflessa sul settore delle costruzioni, a cui si sono sommati gli effetti delle recenti tensioni politico-sociali - sottolinea Carlo Pesenti, Consigliere delegato del Gruppo Italcementi - abbiamo operato su tutti i fronti interni per contrastare gli effetti negativi sulla redditivita' generati dalla contrazione del fatturato».

«In particolare, negli ultimi 5 anni, sono state effettuate operazioni di recupero di efficienza industriale e contenimento costi per un valore cumulato di oltre 1 miliardo di euro, mentre la cessione di asset non piu' strategici che avevano un limitato impatto sui margini reddituali ha generato nel solo 2011 un effetto positivo per circa 500 milioni sulla posizione finanziaria. Con queste azioni abbiamo contribuito a mantenere in buon equilibrio la struttura finanziaria oltre a sostenere l'impegno per il futuro sviluppo del Gruppo, registrando una riduzione del debito netto di oltre 120 milioni dal 2007 a oggi dopo aver spesato investimenti complessivi per oltre 3,2 miliardi. Nel 2012, in un contesto ancora caratterizzato da incertezze, proseguiremo con i programmi di efficienza gia' delineati per un valore di circa 160 milioni nel biennio 2012-2013 mantenendo la consueta linea di rigore nella gestione della posizione finanziaria netta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA