Sfuma lo sciopero unitario
Cisl: «Progetti più che proteste»

A lanciare il sasso era stato il segretario generale della Cgil di Bergamo, proponendo a Cisl e Uil uno sciopero unitario per il lavoro e la crescita. Le parti si sono incontrate: ma a oggi non sembrerebbero esserci le condizioni per andare in piazza insieme.

A lanciare il sasso era stato il segretario generale della Cgil di Bergamo Luigi Bresciani, proponendo a Cisl e Uil uno sciopero unitario per il lavoro e la crescita. Le parti si sono incontrate, si è aperto un confronto, ma a oggi non sembrerebbero esserci le condizioni per andare in piazza insieme.

La Cisl, in un comunicato sulle iniziative per uscire dalla crisi, puntualizza che nonostante «lo sciopero non sia un tabù e neppure un totem, deve essere valutato per l'effettiva capacità di incidere sui problemi».

Per dirla tutta «oggi più che mai c'è bisogno di proposte e progetti condivisi più che di proteste». Ecco perché la segreteria della Cisl «insieme a tutte le categorie del pubblico, del privato e dei pensionati convoca per il 10 e l'11 maggio gli attivi di zona che coinvolgeranno tutti i delegati» a sostegno di alcune proposte.

Ad esempio il rilancio delle iniziative per le aree di crisi attraverso piani che puntino ad attrarre investimenti; un piano provinciale straordinario per la politica del lavoro (formazione e ricollocazione); un rilancio dei contratti di solidarietà, un confronto con gli enti locali per salvaguardare il welfare, una politica per la non autosufficienza e, non da ultimo, la costituzione di un fondo di mutualità dei lavoratori bergamaschi.

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