Cassa in deroga, è boom
«Cisl, la situazione è grave»

Un dato choc per la cassa in deroga in Bergamasca, «figlio» di una cassa straordinaria che in molte grandi aziende ha esaurito tutte le ore disponibili. «È una situazione grave», commenta il segretario generale Cisl Ferdinando Piccinini.

Un dato choc per la cassa in deroga in Bergamasca, «figlio» di una cassa straordinaria che in molte grandi aziende ha esaurito tutte le ore disponibili. Nell'ultimo decreto autorizzativo regionale sono infatti comprese tra le altre, secondo i dati forniti dalla Cgil provinciale, la Frattini (57 lavoratori); Sinterama (57); Maglificio Dalmine (113); Compagnia Italiana Alluminio (40); Lavanderia Industriale Fontanella (24); Neolt (82); Toora (111) e cotonificio Honegger (378 lavoratori).

Così si arriva all'impennata di maggio, improvvisa e imprevista almeno in queste proporzioni: 1,7 milioni di ore, più di tutti i mesi precedenti 2012 messi insieme, +575% rispetto a maggio 2011, +35,7% rispetto ai primi 5 mesi del 2012. e nel ventaglio degli ammortizzatori, la Cig deroga sale al 48% di tutta la cassa integrazione. Per quanto riguarda le altre voci, la cassa ordinaria con 1.035.425 ore autorizzate cresce comunque anch'essa del 124% rispetto a maggio 2011 ma segnala una riduzione rispetto ai 1,7 milioni di aprile. I primi 5 mesi rappresentano il 70% in più rispetto ai primi 5 mesi del 2011. Sul totale delle ore di cassa la Cigo rappresenta il 29%, un netto calo rispetto a tutti i mesi precedenti.

Come detto invece, la cassa straordinaria, con 841.424 ore autorizzate cala decisamente rispetto al maggio 2011 (-43%) ma anche rispetto a febbraio e marzo 2012. Rispetto ai primi 5 mesi del 2011 si registra una diminuzione del 20%. La Cigs rappresenta a maggio il 23% di tutta la cassa. «È una situazione grave - commenta il segretario generale Cisl Ferdinando Piccinini -: per questo avevamo chiesto alla Regione di accelerare il più possibile i decreti di approvazione delle domande, anche perché i ritardi incidono sul pagamento della cassa da parte dell'Inps. Accanto a settori già in crisi da tempo, si sta complicando sempre di più la situazione nelle Costruzioni e dei Servizi».

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