Honegger, ultimo appello:
la valle col fiato sospeso

Con il fiato sospeso. Un'intera valle attende lunedì l'ultimo verdetto, quello che potrebbe ancora salvare in extremis Honegger e almeno una parte dei suoi 358 dipendenti. In un incontro alle 9 in Provincia è infatti previsto il faccia a faccia conclusivo tra rappresentanti delle banche, sindacati e amministratori pubblici per capire se ci sono ancora i margini per ottenere i famosi affidamenti necessari per avviare la newco.

«Una soluzione dovete trovare, perché noi vogliamo lavorare»: è quello che chiedevano i lavoratori, durante il corteo di mercoledì ad Albino, invocando «una mobilitazione da parte di tutti», per non far morire un pezzo di storia industriale della Val Seriana e soprattutto la speranza di centinaia di famiglie.

Inutile dire che la partita, specie alla luce della rinuncia della proprietà a continuare, è terribilmente complicata: anche se infatti il pool di banche rimaste in campo (3 su 12 si sono defilate) concedesse gli affidamenti (si parla di 9 milioni, rispetto ai 12 iniziali), occorrerà capire se esistono le condizioni per far cambiare idea agli Zambaiti o trovare un'alternativa affidabile.

«Non vorrei che l'incontro di domani venisse caricato di troppe aspettative - mette le mani avanti l'assessore al Lavoro Enrico Zucchi, tra coloro che si sono spesi di più per la causa nelle ultime settimane -: è importante per capire se almeno la maggioranze delle banche ci stanno ancora, ma anche in caso positivo, questo sarebbe un punto di partenza e non di arrivo».

Tutto su L'Eco di Bergamo del 4 novembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA