Terremoto alla Banca Popolare
Via Masnaga, ora il dg è Ranica

Giuseppe Masnaga non è più direttore generale della Banca Popolare di Bergamo, incarico che aveva assunto nel 2008. L'istituto l'ha comunicato venerdì con una nota stringata per informare che il contratto di lavoro «si è risolto in data odierna».

Giuseppe Masnaga non è più direttore generale della Banca Popolare di Bergamo, incarico che aveva assunto nell'aprile del 2008. L'istituto l'ha comunicato venerdì sera 30 marzo con una nota stringata. Poche righe per informare che il contratto di lavoro «si è risolto in data odierna».

I poteri sono stati attribuiti a Osvaldo Ranica, condirettore generale e segretario del cda. Il terremoto al vertice della prima banca rete di Ubi, a tre settimane dall'assemblea che il 20 aprile dovrà eleggere il nuovo consiglio di sorveglianza del gruppo, arriva dopo giorni di voci e di tensioni in banca.

Si è parlato di un appoggio di Masnaga alla terza lista in corsa per Ubi, quella guidata da Andrea Resti, che si è aggiunta alla squadra ufficiale di Andrea Moltrasio e a quella capeggiata da Giorgio Jannone. Una lista nata in ambienti vicini alla Popolare, con ex dipendenti fra i promotori, oltre che a rappresentanze delle piccole imprese.

Nei giorni scorsi Masnaga, che ieri sera non è stato possibile raggiungere, avrebbe scritto una mail ai collaboratori più stretti per chiarire che non ambiva a incarichi di prestigio. Negli ultimi giorni risultava in ferie, dopo che lunedì non avrebbe partecipato al consiglio d'amministrazione della Bergamo e la scorsa settimana non era stato visto all'annuale convegno dei pensionati della Popolare.

A confermare un clima di tensione in vista dell'assemblea nei giorni scorsi alcune sigle sindacali, i coordinamenti Dircredito e Uilca della Popolare, avevano diffuso dei volantini per denunciare un clima pesante in azienda, parlando di «pressioni» e «intimidazioni» sui dirigenti della banca a favore della lista ufficiale.

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