A un 22enne l’«oscar green»
S’è inventato il Qr code per i salami

L’agricoltura bergamasca 2.0 vince l’oscar. Non parliamo di quello cinematografico, anche se il genere si potrebbe definire «green»: è promosso da Coldiretti Giovani Impresa per una valorizzazione e innovazione dell’agricoltura e si chiama «Oscar green».

L’agricoltura bergamasca 2.0 vince l’oscar. Non parliamo di quello cinematografico, anche se il genere si potrebbe definire «green»: è promosso da Coldiretti Giovani Impresa per una valorizzazione e innovazione dell’agricoltura e si chiama «Oscar green».

Ad aggiudicarselo, nella categoria «Non solo agricoltura», Silvano Sonzogni, 22 anni di Zogno che ha dotato i salami prodotti nella sua azienda, grazie alla tecnologia Qr Code, di una carta d’identità elettronica interattiva in grado di tracciare la loro provenienza, dal prodotto finito….alla foto del maiale.

Sempre nell’ambito degli Oscar Green, una menzione speciale è stata data al Comune di Bergamo, nominato «Paese Amico», perché «impegnato nel progetto di Coldiretti di una Filiera Agricola tutta italiana» spiegano gli organizzatori.

All’iniziativa hanno partecipato 80 aziende lombarde, dieci sono state premiate (oltre a tre menzioni speciali) ieri al Circolo della Stampa di Milano, nell’ambito della manifestazione «Lombardia Expo Tour». Con questa iniziativa Coldiretti ha portato all’attenzione del pubblico le esperienze di imprenditori che, con idee innovative, progetti sostenibili e legati al territorio, hanno saputo guardare oltre la crisi. «Le esperienze testimoniate da Oscar Green confermano la voglia di fare degli agricoltori under 40 che, nonostante le difficoltà, scommettono sulla terra puntando sulla valorizzazione del territorio e sull’export» spiega Stefano Ravizza, delegato Giovani Impresa Lombardia. «Il dinamismo e le storie di questi giovani testimoniano la vitalità della nostra agricoltura – aggiunge Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia –. In un momento di crisi assistiamo al ritorno alla terra da parte dei ragazzi che vedono nel comparto un’attività su cui scommettere per fare reddito, tutelare il territorio e rilanciare l’economia nazionale».

Nella nuova generazione di agricoltori c’è anche Silvano Sonzogni, che grazie alle nuove tecnologie ha dato un «plus» ai suoi prodotti. Dei salami della sua azienda (la Gioan Di Pice, di cui è il titolare dal 2013) si può sapere tutto, da quando è stato prodotto a cosa ha mangiato il maiale con cui è stato preparato (l’alimentazione dei suini è priva di Ogm). Basta un click con lo smartphone: «Il consumatore può accedere alla sezione della pagina internet dedicata – spiega Silvano –. Appare l’immagine dello specifico maiale dal quale si è ricavato l’insaccato, con l’indicazione del peso, il lotto e gli ingredienti».


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