Conti Inps, allarme del presidente
E gli acconti Irpef salgono al 100%

Il bilancio dell’Inps «visto dall’esterno, può dare un segnale di non totale tranquillità». Lo dice il presidente dell’istituto di previdenza, Antonio Mastrapasqua, che ha annunciato di aver scritto ai ministri del Lavoro, Enrico Giovannini, e dell’Economia, Fabrizio Saccomanni

Il bilancio dell’Inps «visto dall’esterno, può dare un segnale di non totale tranquillità». Lo dice il presidente dell’istituto di previdenza, Antonio Mastrapasqua, che ha annunciato di aver scritto ai ministri del Lavoro, Enrico Giovannini, e dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, «invitandoli a riflettere attentamente» sul fatto che «quello dell’Inps è un bilancio unico» e il disavanzo non lascia proprio completamente tranquilli.

Mastrapasqua lo ha dichiarato nel corso dell’audizione alla commissione bicamerale di Controllo degli enti previdenziali: ha evidenziato «lo squilibrio di bilancio» determinato dall’accorpamento con Indpad e Enpals, con, in particolare, «il disavanzo ereditato dall’ex-Inpdap, dal calo dei contributi per effetto del blocco del turnover e dal continuo aumento delle uscite per prestazioni istituzionali».

Ha poi chiesto di valutare «nelle sedi competenti, l’opportunità di eventuali interventi normativi, tesi a garantire l’efficiente ed efficace implementazione della più grande operazione di razionalizzazione del sistema previdenziale pubblico». Il presidente dell’Inps ha fatto riferimento alla situazione ante-2008, quando lo Stato trasferiva le risorse per coprire la gestione Inpdap, in modo strutturale. Il rischio, altrimenti, è un «aumento delle passività».

Intanto arriva un nuovo salasso per la seconda rata degli acconti

La seconda rata degli acconti delle imposte dirette del 2013 dovrà tenere conto della maggiorazione dell’’1% recentemente stabilita. In buona sostanza si verserà ai primi di dicembre il totale delle imposte dovute per quest’anno, e non più un semplice acconto. Uno scherzetto per le famiglie che già non arrivano a fine mese.

Chi prevede imposte in diminuzione può pagare in proporzione al minore carico fiscale atteso. Un calcolo che però difficilmente potrà essere fatto con precisione: dovrà tenere conto che rispetto al 2012 gli affitti non a cedolare secca godono di una riduzione forfettaria di spese diminuita dal 15% al 5%.

Per le polizze vita e infortuni ci sarà una minore detrazione, mentre i redditi dei terreni devono essere rivalutati 15%. Le aziende inoltre avranno una minore detraibilità delle spese relative agli automezzi, dal 40% al 20% .

E se si sbaglia? In caso di versamento errato per difetto scatterà la sanzione per insufficiente versamento. Si pagherà col modello Unico 2014 , sanabile con ravvedimento 3,75% entro scadenza della dichiarazione. Altrimenti si va incontro a un salasso.

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