Dalmine, chiude anche la «Cividini»
I 15 dipendenti sono senza lavoro

La lettera di licenziamento è arrivata nei giorni scorsi e riguarda tutti i 15 dipendenti dell’impresa edile Cividini Luigi spa di Dalmine. La causale è la “prevista cessata attività”, visto che da tempo non arrivano né commesse né nuovi appalti.

«La lettera di licenziamento è arrivata nei giorni scorsi e riguarda tutti i 15 dipendenti dell’impresa edile Cividini Luigi spa di Dalmine. La causale è la “prevista cessata attività”, visto che da tempo non arrivano né commesse né nuovi appalti».

Lo si legge in un comunicato stama della Cgil di Bergamo.

«Il licenziamento è già effettivo, a partire da venerdì 21 febbraio. Tre giorni dopo, il 24, è terminato anche il periodo di Cassa integrazione straordinaria. Intanto l’impresa ha annunciato che le liquidazioni arriveranno entro il mese di marzo. Per i lavoratori, ora, non resta che l’indennità di disoccupazione speciale edile della durata di 18 mesi».

«Ecco che chiude un’altra azienda, l’ultima di una lunga serie di imprese che nel settore delle costruzioni cedono alla crisi. La Cividini Luigi spa di Dalmine ha avuto un ruolo importante nella storia dell’edilizia di Bergamo come impresa appaltatrice e subappaltatrice in vari cantieri, da quello per la costruzione del nuovo Tribunale a quello della Fiera» hanno spiegato oggi Ingalill Nordli della FILLEA-CGIL, Cristina Carrera della FILCA-CISL e Tina Iovine della FENEAL-UIL di Bergamo. «Con la congiuntura negativa del settore è aumentata la difficoltà di aggiudicarsi appalti, tanto che nel 2012 l’azienda aveva ottenuto una Cassa integrazione ordinaria per mancanza di lavoro, seguita dalla Cassa integrazione straordinaria nel 2013. I quindici dipendenti rimasti in azienda hanno sperato fino all’ultimo in una ripresa che purtroppo non è più avvenuta».

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