Due fallimenti al giorno
Il mese di marzo maglia nera

Il nostro mondo di piccole imprese sta franando e i fallimenti sono lì a dimostrarlo. Complici i fatturati caduti sotto i colpi della crisi, i pagamenti in ritardo, i rubinetti del credito all’asciutto. È un mix di criticità che sta piegando le aziende.

Il nostro mondo di piccole imprese sta franando e i fallimenti sono lì a dimostrarlo. Complici i fatturati caduti sotto i colpi della crisi, i pagamenti in ritardo, i rubinetti del credito all’asciutto. È un mix di criticità che sta piegando le aziende, appunto quel tessuto di piccole realtà radicato nei nostri paesi.

Il conto di marzo è salato, il peggiore da inizio anno. Il Tribunale ha dichiarato 42 fallimenti e il primo trimestre ha così raggiunto quota 117. Tutti i record negativi sono stati bruciati un’altra volta. E avanti di questo passo, l’anno andrà ben oltre le 332 procedure dichiarate nel 2013.

Basti pensare che l’anno scorso nei primi tre mesi erano stati totalizzati 100 fallimenti, che già avevano rappresentato la maglia nera degli ultimi vent’anni. Ora l’asticella si alza ulteriormente e non lascia presagire niente di buono.

È possibile immaginare che sull’impennata dei fallimenti pesi in qualche modo anche il giro di vite sui concordati preventivi: disposizioni di legge e prassi del Tribunale hanno stretto le maglie per l’ammissione alla procedura concorsuale e questo si traduce anche in un incremento delle aziende che arrivano alla dichiarazione di fallimento. Di sicuro, il superlavoro della sezione fallimentare del Tribunale di via Borfuro non accenna a diminuire.

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