«Honegger, c’hanno dimenticati»
Trecento famiglie senza prospettive

Dimenticati. Era pesante l’aria ad Albino, dove c’erano praticamente tutti i 300 lavoratori del Cotonificio Honegger per l’assemblea organizzata da Cgil, Cisl e Uil. Trecento persone che rimarranno senza lavoro, dopo la fine della Cassa integrazione straordinaria in scadenza il 24 giugno.

Dimenticati. Era pesante l’aria giovedì mattina ad Albino, dove c’erano praticamente tutti i 300 lavoratori del Cotonificio Honegger per l’assemblea organizzata da Cgil, Cisl e Uil. Trecento persone – e altrettante famiglie – che rimarranno senza lavoro, dopo la fine della Cassa integrazione straordinaria in scadenza il 24 giugno. E che dal 25 giugno dovranno avviare le procedure per richiedere la mobilità e le pratiche per insinuarsi nel fallimento della società avvenuto il mese scorso.

Finora la maggior parte dei dipendenti dell’azienda di Albino un’occupazione non l’ha trovata. «C’è chi è già in pensione – aggiunge Maria – ma lavora comunque come badante, togliendo il lavoro a chi ne ha bisogno. Io e mio marito siamo senza lavoro: il Comune a cui ci siamo rivolti dice che con 8 mila euro all’anno in due prendiamo troppo. Forse per farci ascoltare dobbiamo andare in televisione ad urlare».

Anche i sindacalisti non vedono prospettive positive per la Valle Seriana: «Il lavoro non c’è – dice Enio Cornelli della Filctem-Cgil –. I corsi di formazione per disoccupati, inglese e informatica, servono a dare lavoro ai formatori». Non è ottimista nemmeno Severo Legrenzi della Femca-Cisl: «I corsi? Si dovrebbero fare sulla base di un reale bisogno occupazionale del territorio. È necessario compiere un’analisi anche con Confindustria Bergamo». Dei 300 lavoratori, circa 70, attraverso tre anni di mobilità, riusciranno ad agganciare la pensione. «Per gli altri è dura – spiega Legrenzi – qualcuno può sperare in assunzioni a tempo determinato».

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