In Francia camicie made in Bg
Chi le indossa? Nicolas Sarkozy

È andato nei suoi uffici di Parigi: poco tempo a disposizione, dati i suoi molteplici impegni, ma tutto si è svolto nel migliore spirito francese. Paolo Maffeis è da poco volato in Francia da Nicolas Sarkozy per le prime camicie su misura che l’ex presidente ha ordinato.

È andato nei suoi uffici di Parigi e l’incontro è stato molto cordiale. Poco tempo a disposizione, dati i suoi molteplici impegni, ma tutto si è svolto nel migliore spirito francese: gran classe ed estrema professionalità. Paolo Maffeis è da poco volato in Francia daNicolas Sarkozy per le prime camicie su misura che l’ex presidente della Repubblica ha ordinato.

Il contatto è arrivato qualche settimana prima, dopo che il politico aveva notato le camicie del principe al Thani, emiro del Qatar, realizzate su misura proprio dalla Camiceria Maffeis di via Borgo Palazzo. «Sono andato a prendergli le misure personalmente e Sarkozy ha scelto cotoni finissimi, bianchi e azzurri, per un modello classico con il collo piccolo e tradizionale e i bottoni in madreperla australiana», spiega il titolare Paolo Maffeis. Una decina di camicie che sono già volate in Francia, mentre Maffeis e la moglie Stefania Donato sono invece appena tornati da Pitti, per loro vetrina privilegiata per incontrare i clienti internazionali.

Alla Fortezza Da Basso il fiore all’occhiello di Maffeis resta infatti la camicia da uomo, ma anche una nuova linea di pantaloni prodotta con un partner emiliano e per la prima volta a Pitti. «Oltre alle camicie classiche dai dettagli sempre ricercati, abbiamo proposto anche nuovi tessuti dai lavaggi particolari, soprattutto con il lino e il denim – spiega Maffeis -. Novità della stagione è anche l’uso del jacard in voille, dalla consistenza leggerissima e di una freschezza incredibile». E da qui anche camicie dalle fantasie leggere, in jersey, oltre a una linea di pantaloni in coordinato, per un gusto classico e sobrio, dove la ricercatezza e la qualità sono i must inconfondibili di questa camiceria storica della Bergamasca, fondata nel 1958 dal padre Emanuele in un piccolo laboratorio di via Sempione, ora ampliato, con 30 dipendenti. L’azienda non ha mai perso il gusto sartoriale, il fatto a mano, il dettaglio che passa da un bottoncino in madreperla o in corno a un’impuntura più ricercata, per un servizio individuale specializzato che attira clienti eccellenti.

«Continuo con un prodotto di altissimo livello che ripaga soprattutto con una clientela internazionale: il 90% della nostra lavorazione è esportata all’estero, tra Giappone, Russia, Stati Uniti ed Europa, Germania e Francia in particolare». Per quanto riguarda Usa e Spagna, «abbiamo ricevuto due proposte molto interessanti da partner locali che vorrebbero avere le nostre camicie. I loro gruppi hanno corner e negozi distribuiti sul territorio nazionale». Circa duecento corner negli Usa e una decina a Madrid e in tutta la Spagna: si tratta di due intese commerciali che farebbero crescere l’azienda nella sua produzione.

«Il 2013 si è chiuso in pari, intorno ai 2 milioni di euro, e questa è già una buona notizia dato l’anno difficile per tutti. I primi sei mesi del 2014 sono stati in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e quindi posso ritenermi soddisfatto», afferma Maffeis, che sorride di fronte alla richiesta di nomi celebri che indossano le sue camicie. «Spesso neppure me li ricordo – aggiunge -. In altre occasioni, con il mondo sportivo e degli spettacoli finisce che non li riconosco». Modesto e grande lavoratore, più attento alla cucitura che alla celebrità, se si pensa che sono suoi affezionati clienti il principe Alberto di Monaco e il principe d’Olanda. Con un occhio anche verso la Cina: «Il consorzio Dukes, avviato nel 2013 con quattro aziende italiane, sta proseguendo con la linea “Classe ducale”. A marzo abbiamo inaugurato il primo monomarca in un mall di Qingdao, città turistica. Siamo all’inizio, ma un made in Italy di questo livello dovrebbe richiamare la clientela d’Oriente sempre attenta all’alto livello artigianale».

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