TenarisDalmine, boom di assunzioni: quasi tutti under 40

L’iter Coinvolte 195 persone con contratti di 24 mesi. L’ipotesi è stabilizzare, ma molto dipenderà anche dalla crisi in Ucraina e dalla situazione di mercato.

È vero: in TenarisDalmine di uscite - su base volontaria - ce ne sono state, ma intorno a giugno dell’anno scorso è anche partita una massiccia campagna di assunzioni. Parliamo di 195 persone, per la maggior parte giovani - e comunque tutti under 40 - che sono state o saranno assunte (il percorso si dovrebbe concludere ad aprile) con un contratto a tempo determinato della durata complessiva di 24 mesi. L’obiettivo è la stabilizzazione, ovvero la trasformazione del contratto a termine in uno a tempo indeterminato, ma, come fa sapere l’azienda, «molto dipenderà anche dalle conseguenze della recente crisi in Ucraina e dalla situazione del mercato nel prossimo futuro».

Ricambio generazionale

La gran parte delle assunzioni si concentrano nello stabilimento di Dalmine (130), altre 31 nel sito produttivo di Costa Volpino, 30 in quello di Arcore e quattro in quello di Piombino. Il 38%, che corrisponde a 75 lavoratori, ha un’età compresa tra i 19 e i 25 anni; il 25% (49 addetti) tra i 26 e i 30 anni; il 21% (41 persone) tra i 31 e i 35 anni; l’11% (22) tra i 36 e i 40 anni e solo otto sono over 40. In tutto i dipendenti di TenarisDalmine Italia, sommati a quelli di Exiros (società partecipata pariteticamente da Tenaris e Ternium, attiva nel «procurement», ovvero l’approvvigionamento di materie prime, beni e servizi per le aziende del gruppo), sono 2.077.

Le assunzioni derivano sia dalla necessità di reintegrare risorse uscite in prepensionamento nell’ultimo periodo di crisi, sia dall’aumento della domanda di questi mesi

Si tratta a tutti gli effetti di un ricambio generazionale, in parte per compensare le uscite dovute ai prepensionamenti. A fine 2020, infatti, il colosso dei tubi in acciaio senza saldatura aveva firmato un accordo con i sindacati di categoria Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm per l’uscita volontaria e incentivata di 180 lavoratori, tra chi maturava i requisiti pensionistici entro il 2025 oppure possedeva almeno tre anni di anzianità aziendale. La società stessa spiega che le assunzioni derivano sia dalla necessità di reintegrare risorse uscite in prepensionamento nell’ultimo periodo di crisi, sia dall’aumento della domanda di questi mesi. Come precisa Simone Frigeni, sindacalista della Fim-Cisl di Bergamo, «queste assunzioni arrivano dopo un periodo difficile, legato anche al Covid e alla situazione di mercato, e ciò che ci fa piacere è che sono state richiamate in azienda anche persone a cui tempo fa non era stato possibile rinnovare il contratto a causa di una congiuntura sfavorevole».

Produzione ma anche logistica

I nuovi assunti sono chiamati a ricoprire ruoli come quello di addetto alla produzione, alla manutenzione, alla logistica e alla qualità. Inoltre 10 giovani ingegneri sono stati inseriti nel programma Gt (Global trainee), che prevede due anni di formazione molto intensa e la rotazione in due posizioni diverse prima dell’assegnazione definitiva. Emilio Lollio, segretario generale della Uilm orobica, afferma: «Posso solo dire che, considerati i momenti che abbiamo passato, possiamo essere soddisfatti di questi nuovi inserimenti che entrano nel mondo Tenaris. Naturalmente l’auspicio è dare la stabilizzazione a più lavoratori possibile, vista anche la situazione di tensione internazionale che si è venuta a creare con lo scoppio della guerra in Ucraina».

«L’auspicio è dare la stabilizzazione a più lavoratori possibile, vista anche la situazione di tensione internazionale che si è venuta a creare con lo scoppio della guerra in Ucraina».

Anche secondo Andrea Agazzi, alla guida dei metalmeccanici della Camera del lavoro di via Garibaldi, l’auspicio è che «queste assunzioni diventino stabili». Sperando che «la difficile situazione geopolitica che si è venuta a creare non complichi le cose». Per quanto riguarda gli accompagnamenti alla pensione, qualche uscita è prevista ancora. Ad esempio, nello stabilimento di Costa Volpino, sei persone sono uscite a dicembre dell’anno scorso e altre cinque lo faranno a giugno.

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