Vertenze, assistiti 6.400 lavoratori
Recuperati circa 27 milioni di euro

Dalle tabelle emerge, negli anni, la prevalenza delle vertenze legate al mancato pagamento di retribuzione e TFR. La crisi si è manifestata con molta forza nei mancati pagamenti delle retribuzioni e delle liquidazioni, soprattutto nei settori edilizio, del commercio-servizi e in quello meccanico.

Quest’anno, per la prima volta, Cgil, Cisl e Uil propongono una lettura della crisi del mondo del lavoro e dei suoi effetti nel panorama dei contenziosi individuali a Bergamo e in provincia attraverso un campione più significativo e ampio del solito, proveniente dai dati unificati degli Uffici Vertenze dei tre sindacati.

L’attività delle tre strutture, svolta in totale da circa 20 operatori, ha consentito di fare recuperare agli oltre 6.410 lavoratori assistiti circa 27 milioni di euro per mancati pagamenti, spettanze e diritti al risarcimento, riconoscimento dei diritti lesi e recuperi da INPS e fallimenti.

Lo studio (vedi l’allegato) fornisce una serie di dati e indicazioni su “perché” e “chi” si rivolge agli Uffici Vertenze confederali di Bergamo. Attraverso la lente del “vertenziere”, offre anche una lettura degli effetti del perdurare della crisi economica nel mondo del lavoro provinciale.

Come ben noto l’attività degli Uffici Vertenze è principalmente destinata a quei lavoratori che non vantano più un rapporto di lavoro in essere con il datore verso cui la vertenza viene instaurata. La competenza nella gestione delle vertenze dei lavoratori ancora in costanza di un rapporto di lavoro spetta, invece, ai sindacati di categoria.

Dalle tabelle emerge, negli anni, la prevalenza delle vertenze legate al mancato pagamento di retribuzione e TFR. La crisi si è tradotta e manifestata con molta forza nei mancati pagamenti delle retribuzioni e delle liquidazioni, soprattutto nei settori edilizio, del commercio-servizi e in quello meccanico.

Anche passando in rassegna i dati delle aziende fallite, si registra la prevalenza delle chiusure nei settori edilizio e meccanico, con un notevole aumento in queste ultime (vedi tab. G)

Significativo è anche il dato sui licenziamenti individuali che segnano un leggera inversione di tendenza rispetto all’anno precedente e confermano i dati della Direzione Territoriale del Lavoro.

Mentre negli anni precedenti si registrava una scarsa propensione delle donne ad avviare vertenze individuali, nel 2013 le loro vertenze sono aumentate. Il dato rimane ancora, secondo noi, al di sotto della realtà del mercato del lavoro provinciale.

Si rivolgono agli Uffici Vertenze Cgil, Cisl e Uil soprattutto gli uomini di nazionalità italiana, operai con contratto a tempo indeterminato.

Leggendo i dati della Direzione Territoriale del Lavoro sui tentativi di conciliazione previsti dalla recente legge 92/12 per i licenziamenti nelle aziende oltre i 15 dipendenti, è necessario ricordare che i lavoratori hanno il diritto di essere assistiti dalle organizzazioni sindacali. Abbiamo, infatti, avuto notizia del fatto che molti lavoratori hanno già stipulato un accordo con il datore di lavoro al momento del tentativo di conciliazione.

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