Padoin pensa già al Modena:
temo il campo, ci vorrà pazienza

Domenica mattina di lavoro nella fredda e ventosa Zingonia per l'Atalanta. La sfida con il Modena è alle porte, martedì 9 novembre alle 20.45, e Simone Padoin teme il terreno di gioco del Comunale, che non sarà in perfette condizioni per le piogge previste nei prossimi giorni.

Domenica mattina di lavoro nella fredda e ventosa Zingonia per l'Atalanta. La sfida con il Modena è alle porte, martedì 9 novembre alle 20.45, e Simone Padoin teme il terreno di gioco del Comunale, che non sarà in perfette condizioni per le piogge previste nei prossimi giorni.

«Il Modena è reduce da un buon pareggio ottenuto con il Livorno. Sarà una partita casalinga come tutte le altre, dove gli avversari cercheranno di pungere in contropiede. Dovremo avere pazienza e cercare il gol con tranquillità, senza farci prendere dall'ansia. Il terreno pesante può incidere e conosciamo le condizioni del nostro campo: facciamo un po' più fatica nel palleggio, ma non deve essere una scusante».

Un occhio al campo, ma soprattutto uno alla classifica: contro la squadra guidata dall'intramontabile attaccante Claudio Bellucci conterà solo un risultato. «Dobbiamo puntare a vincere nuovamente. Tra 3-4 giornate si potrà delineare la situazione: dopo Modena andremo ad Empoli, una trasferta contro una squadra forte che non perde in casa da parecchio, e successivamente dovremo essere bravi a sfruttare le due seguenti partite casalinghe».

Tornando alla vittoriosa trasferta di Trieste, la vera Atalanta, secondo il giocatore friulano, è quella dei secondi quarantacinque minuti, notevolmente diversa rispetto a quella assente proprio dopo il tè caldo delle scorse partite. «L'Atalanta vera è quella della ripresa. Nel primo tempo siamo stati lenti e facevamo fatica a ribaltare l'azione, permettendo ai difensori avversari di posizionarsi. Con l'ingresso di Doni è cambiato tutto ed è stato più facile. Potevo fare meglio sul gol sbagliato: per fortuna dopo ci ha pensato il capitano».

Il gol di Doni è stato decisivo: qualcosa ancora manca a questa squadra per raggiungere il top. «Possiamo ancora migliorare sottoporta: ci arriviamo spesso, ma non siamo incisivi. Mancano i gol dei centrocampisti, ma stiamo migliorando. Piacenza ci ha insegnato che bisogna avere più cattiveria e nelle ultime partite lo abbiamo dimostrato. Carmona, Barreto e io siamo centrocampisti di quantità e abituati alla fatica. Se il mister vorrà si potrà continuare su questa strada: siamo a completa disposizione per giocare sempre».

Infine, dopo 13 giornate, la situazione della classifica del campionato cadetto inizia ad essere più chiara. «Le squadre favorite sono già tutte davanti, ad eccezione di Torino e Sassuolo - conclude Padoin -. Avremo preferito essere più vicini al Novara e penso che a dicembre la classifica potrebbe ulteriormente delinearsi. Piacenza è stata una lezione che c'è servita e adesso dovremo continuare a giocare con una mentalità diversa: contro il Padova e la Triestina si è visto».
Simone Masper

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