Spagnolo: «Barreto lo cediamo
solo per un'offerta irrinunciabile»

Tra i temi caldi del mercato, la corte che il Napoli sta facendo al centrocampista atalantino Edgar Barreto. Il direttore generale Roberto Spagnolo è apparso molto pragmatico sull'argomento. E ha esagerato un po': «Se non arrivano a 15 milioni non glielo diamo».

Lunedì 31 gennaio alle 19 terminerà la sessione invernale del calciomercato. A pochi giorni dalla data fatidica appare più chiara la situazione dell'Atalanta, che si è rafforzata pesantemente con gli innesti di Marilungo, Delvecchio e Bjelanovic.

Tra i temi caldi, la corte che il Napoli sta facendo al centrocampista atalantino Edgar Barreto. Il direttore generale Roberto Spagnolo è apparso molto pragmatico sull'argomento. «Se non arrivano a 15 milioni non glielo diamo, sicuramente l'amministratore delegato atalantino vacillerebbe per una cifra superiore ai 10 milioni - afferma con un mezzo sorriso il dg atalantino -. Noi non abbiamo mai detto che vogliamo vendere Barreto. Un'offerta c'è stata, ma non l'abbiamo valutata sufficiente».

In entrata il mercato atalantino dovrebbe essere chiuso, a meno di rivoluzioni proprio conseguenti alla possibile cessione di Barreto, dato che in quel caso la società bergamasca dovrebbe sostituire uno dei punti di forza della rosa con un giocatore adeguato. Sicuramente invece, nessun difensore arriverà alla corte di Colantuono.

«Abbiamo una rosa importante e siamo primi in classifica: siamo stati attenti a inserire nella rosa giocatori con caratteristiche diverse da quelli già presenti. Abbiamo voluto dare in mano al nostro allenatore una corazzata. Colantuono ha lavorato anche con 40 giocatori con Gaucci e non credo che avrà problemi di abbondanza con la metà».

«Ora bisogna capire se qualche giocatore può avere l'opportunità di giocare altrove, altrimenti resterà a crescere da noi. In difesa siamo coperti: non compreremo più nessuno, visto che stiamo aspettando il recupero di Manfredini. Lunedì sarà una giornata importante, come ogni fine mercato. Nella stessa serata giochiamo a Frosinone: siamo concentrati sulla partita che ci aspetta e quello che dovevamo fare lo abbiamo fatta».

Il dg atalantino ha presentato alla stampa l'ultimo arrivato, l'attaccante Sasa Bjelanovic. «L'avevo già seguito quando era a Vicenza, ma non ero mai riuscito a portarlo all'Atalanta. Siamo convinti che ci potrà dare una grossa mano per raggiungere il nostro obiettivo. È una prima punta forte fisicamente: nella nostra rosa non c'era un giocatore che rispondeva a queste caratteristiche».

Per un attaccante che arriva, uno che parte: a Padova è finito in prestito Matteo Ardemagni. «Ardemagni non lo considero un flop - ha affermato Spagnolo -. Gli è mancata la consapevolezza di essere in una società che ha degli obiettivi importanti da raggiungere e credo che questo lo abbia penalizzato a livello mentale. Sarà comunque un giocatore importante dell'Atalanta del futuro. Abbiamo preso Bjelanovic, che ha esperienza anche internazionale, ed è un uomo formato».

Infine, Spagnolo ha fatto il punto della situazione sull'ottimo esterno del Cesena, ma il cui cartellino è interamente atalantino, Matias Schelotto. «Il Cesena non è disposto a privarsi di Schelotto. Se dovessero venire all'ultimo momento a chiederci di risolvere la situazione dovremmo valutare a fondo la cosa, perché abbiamo un nostro equilibrio. Se dieci giorni fa saremmo stati contenti di averlo, ottenerlo all'ultimo giorno di mercato ci porterebbe a profonde riflessioni».

Simone Masper

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