Doni in lacrime davanti ai tifosi
«Nessuno ci toglierà la serie A»

Giù le mani dall'Atalanta. Il grido più forte, quello più ripetuto della giornata e dell'ultimo mese è rimbombato forte nel catino del Comunale. Il momento più emozionante è stato quando Cristiano Doni, tra le lacrime, ha urlato ai tifosi che «nessuno ci potrà togliere la serie A».

Giù le mani dall'Atalanta. Il grido più forte, quello più ripetuto della giornata e dell'ultimo mese è rimbombato forte nel catino del Comunale, domenica mattina, quando la squadra nerazzurra si è presentata al popolo nerazzurro prima della partenza per il ritiro di Bratto-Rovetta. Lo hanno urlato i tifosi, lo ribadiscono i pezzi grossi e gli uomini simbolo di questa Atalanta targata Percassi: Colantuono, Doni e lo stesso presidente.

Cristiano Doni è entrato in campo per ultimo, dopo il suo compagno di molte avventure Gianpaolo Bellini. Il capitano atalantino è stato accolto da un'autentica ovazione, un grido sempre più forte che ha commosso lo stesso Doni, che dopo quasi due minuti di frastuono è riuscito a prendere parola tra le lacrime. «Voglio ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicini in questo momento, la società e i tifosi» ha detto prima di cedere la parola per l'emozione.

«Questa è stata una bella botta - ha ripreso Doni -. Ma sono riuscito a reagire grazie al vostro supporto: abbiamo meritato sul campo la serie A e nessuno ce la può togliere».

Prima del capitano sono stati presentati uno a uno i protagonisti della nuova Atalanta. Esilaranti le richieste dei tifosi atalantini, accorsi in massa allo stadio (tribuna Creberg praticamente esaurita): a Tiribocchi è stato fatto notare di togliere gli occhiali da vista, ad Ardemagni di tagliare i capelli, mentre Schelotto è stato accolto con il coro caro a Caniggia (Caniggia vola...), in una sorta di paragone con l'ex attaccante atalantino.

Bellini ha ringraziato i tifosi per l'affetto. «Adesso tocca a noi dimostrare l'attaccamento alla maglia». «È sempre bello rivedere tante persone conosciute e così tanto entusiasmo. Siamo ancora più carichi e vogliosi di rivincite dopo questo ultimo periodo» ha detto mister Colantuono.

Nel finale il presidente Antonio Percassi ha rubato la scena ai suoi ragazzi. Il patron atalantino, dopo aver inscenato il famoso balletto della passata stagione, ha caricato i tifosi cantando con loro e dettando addirittura i tempi dei cori. «Quest'anno dobbiamo fare blocco tutti insieme e farci sentire più vicini ai nostri ragazzi - le parole di Percassi -. Siamo al fianco del nostro capitano».

Simone Masper

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