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Martedì 20 Dicembre 2011
Doni nel carcere di Cremona
«È tranquillo, legge un libro»
«È tranquillo e sereno». Così dice don Felice Bosio, cappellano del carcere di Cremona, che ha incontrato Cristiano Doni da lunedì mattina nella casa circondariale. Al momento l'ex capitano atalantino è completamente solo in cella.
«È tranquillo e sereno». Così dice don Felice Bosio, cappellano del carcere di Cremona, che ha incontrato Cristiano Doni da lunedì mattina nella casa circondariale. Al momento l'ex capitano atalantino è completamente solo in cella. Il sacerdote - che non ha voluto entrare nel merito del colloquio avuto con il calciatore - ha comunque affermato che Doni gli è apparso «assolutamente tranquillo».
«L'ho incontrato e credo che lo incontrerò ancora domattina, mercoledì - aggiunge don Felice -. Quando mi sono presentato da lui stava leggendo un libro che ha chiesto dalla biblioteca interna del carcere. Non abbiamo parlato della sua vicenda, non ne ho alcun titolo, non è questo il compito di un cappellano».
La visita al detenuto che ha appena varcato la soglia del carcere è una prassi da parte dei cappellani, che generalmente offrono anche un testo sacro - una bibbia o un vangelo - al carcerato. Intanto anche il carcere di Cremona è alle prese con il problema del sovraffollamento: presto si aprirà una nuova ala destinata agli attuali quattrocento detenuti.
Venerdì prossimo è fissato l'interrogatorio di Cristiano Doni.
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