Doni ai domiciliari nella sua casa
I tifosi dell'Atalanta lo ignorano

Del Doni capitano e bandiera è rimasto solo il ventisette. Un tempo era il suo numero di maglia nonché il simbolo, ora è soltanto il numero civico che, guarda caso, campeggia fuori dalla sua villetta, sui colli di Torre Boldone.

Del Doni capitano e bandiera è rimasto solo il ventisette. Un tempo era il suo numero di maglia nonché il simbolo, ora è soltanto il numero civico che, guarda caso, campeggia fuori dalla sua villetta, sui colli di Torre Boldone.

Da lunedì, l'ex capitano dell'Atalanta è lì, in casa sua, dopo la prima parte degli arresti domiciliari scontata in Alto Adige: la notizia è stata diffusa soltanto mercoledì, giorno dell'interrogatorio davanti al pm di Martino, ma il day after non ha certo suscitato chissà quale attenzione.

La giornata non è affatto fredda, ma l'aria che si respira è comunque gelida, metafora del disinteresse che sembra ormai provocare l'ex idolo. Nonostante sui vari forum i tifosi dicano esplicitamente di non volerlo a Bergamo, non c'è stata alcuna contestazione: Doni è stato semplicemente ignorato dal popolo dell'Atalanta, un po' come durante il match con il Cesena, all'indomani del suo arresto.

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