Mutarelli: «Ci ho sempre sperato
Spero di poter aiutare i giovani»

Dopo 14 anni il centrocampista Massimo Mutarelli è tornato all'Atalanta, la società che lo ha cresciuto e  al grande calcio. Il giocatore comasco ha sottoscritto un contratto di 3 mesi con opzione per il prossimo anno. Mutarelli è fermo dalla scorsa estate.

Dopo 14 anni il centrocampista Massimo Mutarelli è tornato all'Atalanta, la società che lo ha cresciuto e  al grande calcio. Il giocatore comasco ha sottoscritto un contratto di 3 mesi con opzione per il prossimo anno: fermo dalla scorsa estate, Mutarelli ora pensa a trovare la condizione migliore per essere a disposizione di Stefano Colantuono.

«È stata una grossa opportunità improvvisa - le sue prime parole in nerazzurro -. Ho sempre sperato di tornare a Bergamo. Non è una rivincita: dopo il settore giovanile, ho esordito in prima squadra e poi ho optato per scelte personali e professionali diverse. Da Bergamo al Genoa e così si è avviata la mia carriera, ma devo ringraziare la società atalantina che mi ha fatto diventare professionista. Sto lavorando per cercare di entrare in condizione il prima possibile».

Dopo così tanti anni, il centrocampista classe 1978 ha ritrovato un centro sportivo completamente cambiato e una squadra che ha entusiasmo. «Qui ci sono persone serie che lavorano correttamente e non c'è stato nemmeno da discutere, solo due minuti di chiacchiere per chiudere la trattativa. Ho ritrovato l'ambiente che avevo lasciato».

«Zingonia è sempre più organizzata: i risultati sono frutto di una programmazione, come avviene all'Atalanta. L'entusiasmo che si respira potrà aiutare anche me. I miei nuovi compagni hanno fatto un grande campionato e significa che sono un gruppo forte. Ho scelto il numero 20 perché è la somma della data di nascita di mio figlio Matteo».

Dare il massimo per i colori nerazzurri e dare un aiuto ai giovani della prima squadra (nel suo reparto c'è una certa promessa di nome Nadir Minotti, ndr) sono tra gli obiettivi del centrocampista di 34 anni. «Adesso sono qui per tre mesi e spero di dare il mio contributo, poi ci sarà tempo per prendere decisioni».

«Il calcio mi è mancato: avevo l'idea di prendere il patentino d'allenatore, ma è meglio tornare a giocare. Spero di poter aiutare anche qualche giovane a crescere nel modo giusto. Sta a me farmi trovare pronto, ma i tempi li deciderà il mister».

L'ultimo arrivato in casa Atalanta è stato accolto dalle parole del direttore dell'area tecnica Pierpaolo Marino, che ha poi parlato del futuro suo e della squadra. «L'infortunio di Brighi ci ha lasciato con l'amaro in bocca perché grave e importante - ha affermato il dirigente atalantino -. La rosa numericamente si riduceva e abbiamo pensato a qualcosa».

«Si è prospettata questa ipotesi e l'abbiamo presa al volo. Non sono tre mesi fini a sé stessi, perché con il giocatore abbiamo fatto un'opzione per l'anno prossimo. Brighi stava facendo bene, è stato un infortunio diverso dal problema precedente, è una questione di sfortuna, come successo a Denis».

«Il mio futuro? Non è una questione di contratti. Ripeto che rimarrò all'Atalanta fino a quando lo vorranno Percassi e i tifosi dell'Atalanta. Si sta verificando quello che avevo detto: per salvarsi l'Atalanta deve fare un campionato da Uefa. Stiamo valutando cose importanti per il futuro. Se per colpo s'intende il giocatore dal nome roboante questo non verrà, ma se si pensa all'acquisto di prospettiva si va sulla strada giusta».

Simone Masper

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