Marino sorride e paga la cena:
«Mercoledì ho rivisto l'Atalanta»

«Mi sembrava di vedere in campo l'Atalanta dello scorso anno. È quello che conta. Perché dopo quei tre ko di fila eravamo alla ricerca di un'identità». Lo ha detto Pierpaolo Marino dopo la vittoria contro il Napoli.

La vittoria gli è costata una cena per tutti i vertici societari: i Percassi, Spagnolo, Zamagna, Corti. E lui assicura che è pronto a pagarne tante altre, per altrettante vittorie del genere. Pierpaolo Marino ha chiuso il mercoledì sera al ristorante, dove non si va mai quando si perde: «Ma avevo già prenotato prima, perché lo sentivo che avremmo ritrovato l'Atalanta. E io lo so che non porto molto bene al Napoli».

«Mi sembrava di vedere in campo l'Atalanta dello scorso anno. È quello che conta. Perché dopo quei tre ko di fila eravamo alla ricerca di un'identità» ha detto ancora Marino. E contro la Sampdoria si spera in un pareggio? «L'Atalanta cerca sempre di giocare la sua partita. Sempre. Ma sono i risultati che più di tutto aiutano l'autostima e ti dicono chi sei. A Genova so che faremo la nostra partite, ma alla fine chi non gradirebbe un pareggio?». Poi un commento sui  protagonisti della serata di mercoledì: «La squadra, capace di proporre grande intensità. E su tutti un grande Carmona, che al rientro ha segnato il gol decisivo con una prestazione esemplare. Carmona sarà un giocatore fondamentale per noi perché è l'equilibratore della squadra».

Leggi l'intervista completa a Marino su L'Eco di Bergamo del 2 novembre

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