Cigarini e Baselli insieme?
I vecchi architetti votano sì

A quasi venti anni di distanza, all’Atalanta si torna a parlare dei due architetti. Non più Fabio Gallo e Marco Sgrò che a metà degli anni Novanta giocando insieme hanno fatto la fortuna dei colori nerazzurri (e di Pippo Inzaghi capocannoniere), ma Luca Cigarini e Daniele Baselli

A quasi venti anni di distanza, all’Atalanta si torna a parlare dei due architetti. Non più Fabio Gallo e Marco Sgrò che a metà degli anni Novanta giocando insieme hanno fatto la fortuna dei colori nerazzurri (e di Pippo Inzaghi nella stagione del titolo di capocannoniere), ma Luca Cigarini e Daniele Baselli, gli architetti 2.0 dell’Atalanta di Colantuono.

Il tecnico nei giorni scorsi li ha provati insieme nel 4-3-3 e potrebbe lanciarli dal primo minuto domani sera contro il Genoa. Ma anche in caso contrario, è un tema che prima o poi dovrà essere affrontato soprattutto in chiave futura se, come sembra, l’anno prossimo l’Atalanta li terrà entrambi. Baselli e Cigarini insieme, con l’approvazione dei due architetti originali. «L’idea mi piace» dice Gallo. «È il momento giusto per provarli» sottoscrive Sgrò.

Colantuono sta pensando a un ritorno alle origini, che può essere un ritorno al futuro. Il 4-3-3 era stato studiato e progettato per l’Atalanta in tutto il precampionato, ora potrebbe essere riproposto anche per favorire la coesistenza di Cigarini e Baselli, anche e soprattutto in ottica futura, visto che il primo resterà sicuramente e il secondo, a meno di offerte a cui sarà impossibile dire di no, dovrebbe vestire ancora per un anno la maglia nerazzurra.

Una soluzione già vista nel finale della gara dell’Olimpico contro la Roma due giornate fa, con Cigarini vertice basso, Baselli e Migliaccio interni. Quest’anno i due non hanno giocato insieme spesso: è successo quasi sempre a gara in corso, nei finali di partita. Per il resto hanno fatto staffetta diverse volte: undici in campionato più due in coppa con salomonico equilibrio (sei volte è subentrato Ciga, sette Base).

Insieme in campo hanno invece giocato in tutto poco più di cinque ore: 337’ in campionato, recuperi compresi, in nove partite complessive. Solo una volta sono partiti entrambi titolari: è successo alla terza giornata a Napoli, un esperimento durato 75’ finché non è stato espulso Cigarini.

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