Treviglio, oggi l’addio a Francesco. Donati gli organi, giovedì avrebbe compiuto 57 anni

Nel pomeriggio i funerali nella chiesa del Conventino, a Treviglio. Giovedì avrebbe compiuto 57 anni. Francesco Fanelli lascia 3 figli.

Saranno celebrati nel pomeriggio di mercoledì 24 novembre, alle 14, alla vigilia del giorno in cui avrebbe compiuto 57 anni, i funerali di Francesco Fanelli, l’autotrasportatore travolto a piedi da un automobilista risultato positivo all’alcoltest sabato notte in via Mantegna a Treviglio. Da martedì pomeriggio la salma di Fanelli si trova composta nella casa del commiato Osiof, in via XX Settembre a Treviglio, per un ultimo saluto da parte delle tante persone che lo hanno conosciuto e stimato.

I familiari, in linea con le volontà del cinquantaseienne, di sua natura altruista, hanno dato il consenso al prelievo degli organi per la successiva donazione. Nell’incidente Fanelli aveva infatti riportato ferite quasi esclusivamente alla testa: ferite che si sono rivelate purtroppo fatali. Per il resto Fanelli era assolutamente sano e questo ha spinto medici e familiari a prelevare i suoi organi che così potranno contribuire a salvare altre persone.

Una vita dedita alla famiglia – ai figli Alessandra, Domenico ed Elena – e al suo lavoro di camionista per una ditta del Lodigiano quella di Francesco Fanelli: originario della Puglia, era nato a Mesagne, in provincia di Brindisi. Da una decina d’anni viveva a Treviglio – in via XXIV Maggio – con la famiglia. Tra cui anche un fratello, che sabato notte ha assistito al drammatico incidente. L’investimento è avvenuto davanti alla casa del fratello di Fanelli, in via Mantegna, strada della periferia sud-est di Treviglio. Attorno a mezzanotte i due fratelli stavano scaricando della merce dall’auto di Francesco, una Hyundai che il cinquantaseienne aveva posteggiato proprio davanti al cancellino della palazzina dove abita il fratello. Aveva posizionato l’auto a cavallo tra il marciapiede e la carreggiata, con il muso della Hyundai controsenso rispetto alla corsia più vicina.

All’improvviso proprio su questa corsia è arrivata un’altra macchina, condotta da un quarantenne che vive a Treviglio e che è poi risultato positivo all’alcoltest: esame al quale è stato sottoposto dalla polizia stradale del distaccamento trevigliese subito dopo l’incidente, com’è previsto dalla legge. L’automobilista è così finito con la sua auto a scontrarsi frontalmente con la vettura ferma di Fanelli. Quest’ultimo si trovava sul lato sinistro della sua Hyundai, tra l’auto e il muro di recinzione della casa del fratello. L’impatto è stato molto violento e il cinquantaseienne è rimasto schiacciato, riportando ferite che gli sono poi state fatali. Inizialmente denunciato per guida in stato di ebbrezza e lesioni gravissime, ora è accusato di omicidio stradale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA