Aiuti all’Emilia Romagna, Caritas in campo: aperta una sottoscrizione

EMERGENZA ALLUVIONE. Don Trussardi: «Chiediamo ai bergamaschi un sostegno per gli interventi e la ricostruzione». Ecco come contribuire.

Un’alluvione come mai se n’erano viste prima in Italia, da giorni paragonata a un terremoto, tanto sono gravi i danni che sta provocando in Emilia Romagna, regione che proprio da un sisma fu colpita nel 2012, sempre nel mese di maggio. Sono danni al momento ancora incalcolabili, che coinvolgono centinaia di migliaia di persone e migliaia di aziende, e per cui l’Italia ha chiesto aiuto anche alla comunità internazionale. Oggi ancora, a distanza ormai di quasi due settimane, prosegue l’allerta rossa in alcune zone alluvionate. È un’emergenza senza fine quella che sta colpendo l’Emilia Romagna e per la quale si è mossa anche la Caritas diocesana di Bergamo, che ha aperto una nuova sottoscrizione rivolta ai cittadini bergamaschi che si sentono di voler dare una mano alla popolazione di questa regione.

«Emergenza alluvione»

Nel titolo «Emergenza alluvione Emilia Romagna 2023» c’è tutto il significato di un’iniziativa che si propone di contribuire a dare un sollievo nella fase più critica di questo disastro, ancora tutt’altro che terminata, ma soprattutto a quella che si preannuncia una lunghissima fase di ricostruzione. Ci sarà da rimettere in sesto case, aziende, strade, campi, argini dei fiumi e tutto ciò che la furia dell’acqua ha reso inutilizzabile. La raccolta di fondi, per cui la Caritas di Bergamo ha attivato tre conti correnti (uno dei quali attraverso la Fondazione Diakonia, il suo braccio operativo), è stata organizzata in rete con le altre Caritas della Lombardia e in stretto contatto con quelle dell’Emilia Romagna. «Vogliamo intervenire in aiuto alle popolazioni alluvionate la settimana scorsa – spiega don Roberto Trussardi, direttore della Caritas di Bergamo –. Abbiamo aspettato qualche giorno perché eravamo in attesa di alcune indicazioni da parte della delegazione emiliana della Caritas. Chiediamo ai bergamaschi un sostegno ai tanti progetti che si stanno delineando in questi giorni per superare l’emergenza e per quelli che nei prossimi mesi riguarderanno le opere di ricostruzione».

Bergamo generosa

Dopo la guerra in Ucraina, il terremoto di febbraio in Siria e in Turchia e, prima ancora, durante l’emergenza Covid, la Caritas si fa promotrice di un’altra iniziativa umanitaria. Solo nell’ultimo anno sono stati raccolti dai bergamaschi oltre due milioni di euro, di cui 1,5 milioni grazie alla sottoscrizione promossa insieme alla Fondazione della Comunità Bergamasca e a L’Eco di Bergamo a sostegno del popolo ucraino: «Sappiamo quanto la generosità bergamasca di fronte alle grandi emergenze sia sempre stata esemplare – ricorda don Roberto Trussardi –. Oggi ancora ci aspettiamo un’attenzione particolare, sapendo anche che tanti altri stanno organizzando raccolte di fondi per questa regione. Dalle indicazioni che abbiamo ricevuto dall’Emilia Romagna, sappiamo che questo non è il momento per raccogliere o mandare cibo né vestiti. Non ce n’è bisogno e, anzi, ci sarebbero problemi di stoccaggio del materiale».

Al momento la priorità raccontata anche dalle testimonianze raccolte nei luoghi colpiti dall’alluvione, è quella di pulire strade, case, magazzini e di ripristinare le vie di comunicazione, che in parte sono ancora interrotte. «Le richieste che vengono avanzate sono di idropulitrici, stivali e guanti – dice ancora il direttore della Caritas –; noi però questo tipo di raccolta non la faremo, perché sappiamo che se ne stanno occupando tanti altri. In questi giorni abbiamo ascoltato il territorio per capire quali fossero le altre necessità e abbiamo raccolto le loro indicazioni. Preferiamo quindi, almeno in questa prima fase, fermarci sull’aspetto della raccolta delle offerte che ci permetterà, in un futuro che speriamo davvero prossimo, d’intervenire su alcuni progetti mirati di ricostruzione insieme alla Caritas di Forlì e alle delegazioni delle altre province colpite da questa disgrazia».

Tre i conti correnti

I tre conti correnti sui quali è possibile effettuare un bonifico a favore della popolazione dell’Emilia Romagna sono stati attivati nelle scorse ore. La sottoscrizione resterà aperta almeno per tutto il mese di giugno. «Nel frattempo non ci dimentichiamo di ciò che accade nella nostra terra – conclude don Roberto Trussardi –. La generosità bergamasca è grande anche di fronte ai bisogni interni, che la Caritas continua a portare avanti con i servizi verso i poveri, le famiglie in difficoltà e i senza fissa dimora».

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