Bonus da 150 euro, è ora di incassare. In Bergamasca già pagato a 200mila pensionati

Il contributo. Varato dal Governo con il Decreto Aiuti-ter, spetta a dipendenti, autonomi e a quanti sono in quiescenza purché abbiano un reddito non superiore ai 20mila euro.

Qualcuno, di fronte a quel gruzzoletto in più, si sarà sorpreso. Non è però una sorpresa vera e propria, ma un bonus annunciato un mese e mezzo fa e che ora diventa concreto. È infatti in corso di erogazione il bonus una tantum da 150 euro previsto dal Decreto Aiuti-ter varato a metà settembre, e legato alle pensioni o agli stipendi di novembre: i primi a riceverlo sono stati appunto i pensionati, che se lo sono ritrovati nel pagamento avvenuto nei giorni scorsi, poi toccherà ai lavoratori dipendenti (e qui ovviamente la data sarà diversa a seconda di quando abitualmente si riceve lo stipendio), e più in là – salvo ritardi o colpi di scena – anche agli autonomi. Non è un bonus per tutti, ma è legato a specifici requisiti e in particolare al reddito: a beneficiarne, complessivamente saranno poco più di 400mila bergamaschi (417mila, secondo una stima più precisa), di cui circa la metà sono pensionati (che dunque l’hanno ricevuto appunto nei giorni scorsi).

Requisiti e modalità

Nel principio, il bonus da 150 euro è abbastanza simile al precedente bonus da 200 euro «pagato» in estate. Oltre all’importo, cambiano appunto i requisiti e dunque la platea che ne godrà: se la precedente elargizione era dedicata ai redditi fino ai 35mila euro (lordi), in questo caso la soglia è stata abbassata a 20mila euro (sempre lordi). In sostanza, calcolando il pensionato o il lavoratore «tipo» con tredici mensilità, il bonus sarà erogato a chi guadagna fino a 1.538 euro lordi al mese.

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