Carabinieri, nell’ultimo anno 780 persone arrestate e 7.850 denunciate

IL BILANCIO. I dati del comando provinciale in occasione della Festa dell’Arma del 5 giugno. Violenza di genere, oltre 1.600 indagati. Reati minorili: 481 denunciati.

Bergamo

Oltre 33.700: sono i reati per i quali hanno proceduto negli ultimi 12 mesi i carabinieri del comando provinciale di Bergamo: si tratta di circa il 94% del totale in provincia.  Lo ha reso noto l’Arma in occasione della Festa in programma giovedì 5 giugno al comando provinciale di via delle Valli.

Per quanto concerne l’attività preventiva, sono stati svolti quotidianamente numerosi servizi di controllo del territorio, nel corso dei quali sono stati complessivamente controllati su strada oltre 145.000 persone e più di 84.000 mezzi. Dal punto di vista dell’attività repressiva sono state tratte in arresto oltre 780 persone;deferite in stato di libertà più di 7.850 persone; 6 sono stati gli omicidi, i cui presunti autori sono stati tutti tratti in arresto, e 10 quelli tentati.

Violenza di genere

Nel contrasto alla violenza di genere, l’Arma opera con una «Rete nazionale di monitoraggio», strutturata su Ufficiali di Polizia Giudiziaria, appositamente addestrati presso l’Istituto di Tecniche Investigative di Velletri, con l’obiettivo di sostenere le vittime nel loro percorso di denuncia e supportare i Reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini, anche attraverso il raccordo con la Sezione Atti Persecutori del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche per un compiuto apprezzamento dei casi.

In particolare, per quanto riguarda le vittime di sesso femminile, numerosi sono stati gli interventi di iniziativa poi sviluppati grazie al fondamentale coordinamento dell’Autorità Giudiziaria, con la procedura d’urgenza di cui al «codice rosso» introdotto con legge n. 69 del 19 luglio 2019 e novellato dalla L. n. 68 del 24 novembre 2023. Inoltre dal mese di febbraio è stata attivata, presso il Comando Provinciale Carabinieri di Bergamo, una sala dedicata alla acquisizione delle denunce presentate dalle vittime di violenza di genere, realizzata grazie al sostegno dell’associazione Soroptimist International nell’ambito del progetto «Una stanza tutta per sé», finalizzato a favorire le iniziative volte a contrastare la violenza di genere anche attraverso la realizzazione di uno spazio maggiormente riservato e confortevole, appositamente predisposto ad accogliere le donne in un momento particolarmente difficile quale l’esposizione delle violenze fisiche e psicologiche subite, agli operatori di Polizia Giudiziaria. L’Arma ha proceduto per oltre 1.600 condotte delittuose accertate afferenti alla sfera del “codice rosso”, tra i quali in particolare i maltrattamenti in famiglia, gli atti persecutori e le violenze sessuali. Sono state inoltre eseguite ulteriori 231 misure cautelari e precautelari dell’allontanamento dalla casa familiare.

La tutela degli anziani

Particolare impegno è stato dedicato all’attività di informazione alla cittadinanza nell’abito della prevenzione dei furti e delle truffe agli anziani. Gli incontri, organizzati con la collaborazione di enti locali e parrocchie, al fine di orientare la cittadinanza su come difendersi, hanno riscosso il plauso della popolazione che vi ha partecipato. Negli ultimi 12 mesi sono stati tenuti 155 incontri a cui hanno partecipato oltre 6.100 persone. L’impegno nel contrasto al fenomeno è attestato dai numerosi interventi che hanno portato all’arresto di 8 persone e al deferimento di 25 persone responsabili di questa tipologia di reati.

Il fenomeno della violenza minorile

Nel contrasto alla criminalità minorile, ossia il complesso di reati di piccola delinquenza perpetrati soprattutto da giovanissimi, l’attività di repressione ha consentito di arrestare o denunciare in stato di libertà alla Procura dei Minori presso il Tribunale di Brescia 481 minori. «La delittuosità rilevata non è riconducibile a forme strutturate di baby gang ma da riferire ad episodi di microdelinquenza molto spesso frutto di disagio sociale amplificati dalla diffusione tramite social network delle condotte devianti», spiega l’Arma, che all’attività repressiva ha abbinato quella di formazione ed educazione alla legalità. Nel complesso quest’anno sono stati tenuti oltre 296 incontri nelle scuole, per un totale di circa 17.500 studenti coinvolti.

L’attività antidroga

L’attività antidroga complessivamente condotta ha consentito di denunciare all’autorità giudiziaria di 154 soggetti in stato di arresto; 366 soggetti in stato di libertà; nonché sequestrare circa kg 350 di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina, hashish, marijuana e metamfetamine.

L’ordine pubblico e la «prossimità»

Nel periodo intercorso tra il 1° giugno 2024 e la fine di maggio 2025 sono state gestite oltre 76.000 chiamate pervenute al numero di pronto intervento 112 Nue; sono state accolte nelle caserme della provincia circa 122.900 persone per una media di più di 330 al giorno. Nell’ambito delle attività di presidio del territorio sono stati inoltre impiegati più di 3900 militari in servizi di Ordine Pubblico, al fine di consentire lo svolgimento di grandi e piccole manifestazioni nella necessaria cornice di sicurezza.

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