Ecco una «Difesa senza limiti»
Il primo corso per non vedenti

L’iniziativa promossa da Omero e Unione italiana ciechi e ipovedenti è stata presentata al Centro sportivo Italcementi. Le lezioni, a partire dal 1° ottobre, saranno tenute nella palestra della Scuola Mazzi da istruttori dell’Arma dei Carabinieri, tra i quali Paolo Bianchessi, judoka ex campione olimpico ed ex ct della Nazionale Italiana.

«Difesa senza limiti» è il progetto inedito promosso dall’associazione Omero Bergamo e dall’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti con il patrocinio di Regione Lombardia e del Comune di Bergamo. Iniziativa unica in Lombardia, che si tiene per la prima volta a Bergamo. «Nessuno merita di sentirsi solo e disperato». Queste le prime parole di Dario Merelli, presidente dell’Associazione Omero Bergamo che, insieme al suo staff, ha scelto di dedicare la propria vita a bambini, ragazzi e adulti non vedenti e ipovedenti aiutandoli a credere in sé stessi e a non arrendersi mai. Alla presentazione ufficiale del progetto «Difesa senza limiti», iniziativa unica nel suo genere in Lombardia, hanno preso parte campioni di ieri e di oggi, autorità, rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e i tanti amici dell’associazione. Il seminario di autodifesa prevede 10 lezioni a partire da venerdì 1° ottobre, dalle 20.30 alle 22, presso la palestra della Scuola Mazzi in via F.lli Calvi con istruttori dell’Arma dei Carabinieri.

«Il nostro obiettivo è quello di fornire gli strumenti necessari per prevenire gli eventi e insegnare tecniche per gestire la paura e la rabbia - spiega Flavio Corrado, insegnante tecnico di judo e difesa Mga -. Con me ci saranno Giovanni Diodato, istruttore di difesa personale e Paolo Bianchessi, judoka ex campione olimpico ed ex ct della Nazionale Italiana. Il metodo di difesa judo è basato sul contatto diretto con l’aggressore e a distanza ravvicinata la vista diventa un senso non fondamentale». «La nostra condizione ci offre la possibilità di sviluppare capacità diverse - dice Merelli -. Quello che vogliamo far capire ai ragazzi non vedenti e alle loro famiglie è l’importanza di uscire e frequentare altre persone che hanno le stesse difficoltà perchè ci si può aiutare a vicenda». Lo conferma con un videomessaggio Erika Stefani, ministro per le disabilità della Repubblica Italiana: «Questa iniziativa è veramente di particolare interesse perché si inserisce appieno su quello che vuole essere il futuro della concezione del mondo delle disabilità, ovvero una società dedicata all’inclusione». Per il campione paralimpico più forte del buio Oney Tapia è un ritorno a casa: «Qui ho avuto la possibilità di conoscermi meglio, di capire le mie potenzialità, di trovare un nuovo equilibrio interiore e persino vincere l’argento per il lancio del disco alle Paralimpiadi del 2016 e i due bronzi a Tokyo».

Per informazioni di servizio e per le iscrizioni consultare il sito https://omerobg.it/

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