Guerra in Ucraina, bergamaschi solidali: la raccolta arriva a quota 564 mila euro

La sottoscrizione Non si arresta l’ondata di solidarietà dei bergamaschi, che aderiscono ogni giorno alla sottoscrizione «Un aiuto per l’Ucraina» promossa dalla Caritas diocesana insieme a L’Eco di Bergamo e alla Fondazione della Comunità Bergamasca

Non si arresta l’ondata di solidarietà dei bergamaschi, che aderiscono ogni giorno alla sottoscrizione «Un aiuto per l’Ucraina» promossa dalla Caritas diocesana insieme a L’Eco di Bergamo e alla Fondazione della Comunità Bergamasca. La raccolta fondi, che proprio a inizio settimana ha accolto anche l’adesione di Ance (Associazione nazionale costruttori edili), prosegue il cammino: a d oggi (17 marzo) il totale ammonta a 564.730 euro.

Il fronte della solidarietà si era ampliato nei giorni scorsi anche con l’adesione di altri enti e associazioni della provincia (Ascom Confcommercio, Bergamonews, Confindustria, Università degli Studi e Confcooperative). I primi fondi saranno distribuiti presto sul territorio per dare un sostegno alle comunità religiose che hanno ospitato i primi profughi in arrivo dalle città bombardate a inizio conflitto, ormai circa tre settimane fa. Una parte sarà poi destinata alle attività della Caritas internazionale ai confini con le zone di guerra.

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La generosità dei bergamaschi va però oltre le donazioni in denaro: sono infatti più di un centinaio gli appartamenti di privati e parrocchie che si sono resi disponibili in tutta la provincia di Bergamo per ospitare i rifugiati di guerra, mentre sono ancora attivi i presidi di prima accoglienza allestiti in seminario e al monastero Matris Domini.

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