«Interventi e visite, l’ospedale è tornato ai livelli pre-pandemia»

Asst Papa Giovanni. Maria Beatrice Stasi, direttore generale: sono 42.777 i ricoveri nel 2022, per un fatturato di 180 milioni, equivalente al 2019. «Noi Azienda ospedaliera? Siamo pronti».

«Abbiamo affrontato e superato, direi egregiamente, l’emergenza del Covid. Il 2022 è stato un anno in cui abbiamo lavorato con estremo impegno per riportare le prestazioni ai livelli precedenti alla tempesta pandemica». Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo non nasconde la soddisfazione, elencando i numeri di questi ultimi 12 mesi. «Sì, sono contenta, e non posso che ringraziare tutto il personale: il valore di questa azienda si conferma ancora nella qualità delle persone. Possiamo esserne fieri».

Allora, facciamoli questi numeri del 2022.

«Gli obiettivi erano decisamente sfidanti, e dobbiamo anche tenere conto del fatto che nel contempo abbiamo continuato a fronteggiare le ondate Covid e non abbiamo mai interrotto l’erogazione dei vaccini, la nostra tensostruttura si è rivelata una scelta vincente, e per diversi periodi dell’anno è stata l’unica rimasta in funzione come presidio territoriale. Resterà per il momento ancora aperta e attiva, ci adegueremo in futuro alle decisioni nazionali sulle prossime strategie contro il virus. Per quanto riguarda i volumi di attività del “Papa Giovanni”, mi piace in primo luogo rimarcare che i ricoveri sono stati 42.777, con un fatturato complessivo che si stima intorno ai 180 milioni di euro, equivalente al budget del 2019. I ricoveri assoluti sono un 3% in meno del dato del 2019, che era pari a 43.885 ricoveri, ma occorre specificare che abbiamo avuto uno sviluppo dell’attività di emergenza, in particolare per i traumi, che si aggira sul 14% per quanto riguarda le attività chirurgiche urgenti . E per complessità casistica, un’attività in emergenza equivale a 3 ricoveri ordinari. In aumento anche l’attività pediatrica, oltre il 20% dei ricoveri è pediatrico. Questo significa che l’ospedale “Papa Giovanni” conferma e consolida la sua capacità attrattiva e che è sempre più punto di riferimento per i casi complessi. Inoltre, i trapianti sono stati 285, il 3% in più rispetto al 2019, e i parti 3.895, nel 2019 erano 3.878. Concludo con un altro dato molto interessante: l’attività ambulatoriale nel 2019 ha toccato il tetto di 3.956.175 prestazioni, con un fatturato complessivo che si stima oltre i 79 milioni, superiore a quello del 2019. E di questi quasi 3 milioni di euro riguardano 84.060 prestazioni legate al Covid, dai tamponi alla ricerca delle varianti fino ai prelievi, a dimostrazione che l’impegno sulla pandemia non si è mai fermato».

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