Natalità in crisi, cause e risvolti: 8 pagine di approfondimento su L’Eco di Bergamo di mercoledì

L’ANALISI. Analizzare il calo demografico che sta colpendo l’Italia e anche la nostra provincia. L’Eco di Bergamo di mercoledì 17 maggio dedica 8 pagine al tema che ha rivolti sociali ed economici e non solo demografici.

Partendo da una domanda: perché mai l’Italia sta invecchiando rapidamente, con una fecondità tra le più basse al mondo e con una popolazione entrata in fase di declino. A questa domanda risponde uno dei più autorevoli esperti, Alessandro Rosina, professore ordinario di Demografia e Statistica all’Università Cattolica di Milano, ma anche il ministro della Famiglia, Eugenia Roccella, che conferma l’impegno del governo nel cambio di rotta.

L’obbiettivo indicato agli Stati generali della natalità, la scorsa settimana a Roma, è arrivare a 500mila nati entro il 2030, soglia indicata dai demografi come strategica per uscire dall’inverno demografico. Assicura il ministro: «Questo governo ha messo il tema all’ordine del giorno fin dalla denominazione dei ministri, come dimostra il nome del ministero che ho l’onore di guidare. E della natalità ha fatto una questione centrale e prioritaria nel programma di governo» spiega la ministra.

Sicuramente l’impatto economico della bassa natalità e dell’intenso invecchiamento ha contribuito a rendere il tema ancora più caldo: i dati Istat sono preoccupanti perchè non solo la popolazione invecchia, ma si riduce sempre più. Se non si riuscirà a invertire l’attuale trend demografico, nel 2050 la nostra Bergamasca, per esempio, avrà perso 100.000 persone in età da lavoro. In pratica, come se Bergamo città sparisse quasi del tutto.

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