Pronto il piano neve per Bergamo: nuovi macchinari e volontari per spalare i marciapiedi

Dopo la super nevicata dello scorso anno, a fine dicembre 2020, il Comune di Bergamo è pronta con Aprica con macchinari nuovi per i marciapiedi. E volontari «Bergamo x Bergamo» che si attiveranno per spalare la neve in giro per la città.

Aprica, di concerto con il Comune di Bergamo, ha predisposto anche quest’anno un «Piano servizio neve» finalizzato ad organizzare l’insieme delle procedure e delle attività da attuare per ovviare ai disagi e ai rischi che si possono verificare in caso di nevicate. Tra le novità tre frese specifiche per aprire varchi sui marciapiedi e l’impiego dei volontari di «Bergamo x Bergamo», in caso di bisogno per spalare la neve: «Speriamo in un centinaio di adesioni - ha detto Stefano Zenoni, assessore alla Viabilità del Comune di Bergamo -, faremo la stima proprio in questi giorni».

«Il Piano fonda la sua azione sulle previsioni acquisite attraverso il sito ufficiale dell’ARPA di Regione Lombardia, al fine di verificare le previsioni meteo per le successive 24 ore, nonché - da quest’anno - attraverso il rapporto formalizzato da Aprica con un primario centro meteorologico che offre una serie di servizi quali i dati previsionali, la consulenza meteorologica su evoluzione meteo a breve e medio termine, una piattaforma meteo per gestione allerte e nei casi più critici con una consulenza di un meteorologo H24» spiegano dal Comune di Bergamo.

Per l’effettuazione degli interventi di rimozione neve Aprica ha predisposto una struttura operativa di pronto intervento, la cui reperibilità è garantita tutto il giorno e il cui nucleo base è composto da diciotto unità specializzate in diverse mansioni. A questa si aggiungono , sempre tutto il giorno, società esterne di supporto, munite di relativi mezzi operativi ed attrezzature antineve (mezzi dotati di spargisale e lama spartineve), nonché la disponibilità sempre H24 di un nucleo di personale esterno munito di pale manuali per la rimozione della neve dalle aree pubbliche sensibili e dai marciapiedi.

In particolare, il Piano di Aprica prevede quattro diversi stadi di intervento:
- salatura preventiva attraverso l’impiego di 21 automezzi spargisale sulle direttrici e 10 automezzi con vasca per spargimento sale per i marciapiedi e passaggi pedonali in corrispondenza dei luoghi pubblici, pensiline Atb e davanti alle scuole;
- neve leggera (massimo 5 cm) : 21 automezzi spargisale su direttrici e percorsi primari, 5 spargisale di piccole dimensioni sui percorsi secondari, 15 automezzi con vasca per spargimento sale sui marciapiedi e passaggi pedonali in corrispondenza dei luoghi pubblici, pensiline ATB e davanti alle scuole, con l’utilizzo di 10 carrelli spargisale manuali per spargimento sale marciapiedi e passaggi pedonali;
- neve tra i 5 e 15 cm : 21 automezzi sgombraneve e spargisale su tutti i tipi di percorsi, 4 minipale per sgombero neve aree pedonali e piste ciclabili, 18 automezzi sgombraneve e spargisale su direttrici e percorsi primari in supporto ai terzisti, 20 automezzi con vasca per spargimento sale sui marciapiedi e passaggi pedonali in corrispondenza dei luoghi pubblici, pensiline ATB e davanti alle scuole, con l’utilizzo di 15 carrelli spargisale manuali, 4 spazzole motorizzate, 4 frese cingolate con turbina per rimozione neve e spargimento sale marciapiedi e passaggi pedonali;
- neve superiore ai 15 cm : 21 automezzi sgombraneve e spargisale su tutti i percorsi, 4 minipale per sgombero neve aree pedonali e piste ciclabili, 18 automezzi sgombraneve e spargisale su direttrici’’ e percorsi primari’ in supporto ai terzisti, 25 automezzi con vasca per spargimento sale sui marciapiedi e passaggi pedonali in corrispondenza dei luoghi pubblici, pensiline Atb e davanti alle scuole, con l’utilizzo di 15 carrelli spargisale manuali, 4 spazzole motorizzate, 4 frese cingolate con turbina, mentre per la rimozione dei cumuli di neve 5 pale gommate, 10 autocarri pesanti, 3 autocarri leggeri.

«Tutti i veicoli dotati di attrezzatura spargisale e lama, dispongono di un sistema di rilevamento georeferenziato con la relativa tracciatura della viabilità interessata dagli interventi antineve - spiegano da Aprica e Palazzo Frizzoni -. I mezzi e le risorse rese disponibili per l’effettuazione degli interventi sono dislocate sul territorio in 12 zone cittadine o limitrofe alla città: ciò costituisce fattore determinante per la tempestività e l’efficacia degli interventi».

Il coordinamento e la gestione degli interventi sono diretti dal Centro Operativo Principale (COP) nella sede Aprica di via Moroni, 337 a Bergamo. L’area di potenziale intervento è rappresentata dalla viabilità pubblica del Comune di Bergamo, costituita da circa 320 Km di strade (640 Km se si considerano entrambe le corsie della carreggiata stradale) e almeno 800.000 mq fra marciapiedi e aree pedonali.

«È da sottolineare che qualora il fenomeno atmosferico dovesse persistere per diverse ore, arrivando a superare i 30 cm di neve, si provvederà a sospendere il servizio di raccolta rifiuti e, conseguentemente, dedicare tutto il personale operativo alla gestione del servizio di rimozione della neve sulla viabilità e per gli interventi manuali di rimozione della neve presente in prossimità luoghi pubblici, marciapiedi, fermate degli autobus, linee Piedibus e piste ciclabili» continuano dal Comune ch e specifica anche l’avvio di una collaborazione con i volontari di «Bergamo x Bergamo» che potranno essere impegnati nella spaltura dei marciapiedi .Infine, aggiunge Palazzo Frizzoni, «in questo quadro, è sempre fondamentale la collaborazione dei cittadini, soprattutto nel caso di abbondanti nevicate e di conseguenza di criticità diffuse sul territorio. Giova in questa sede richiamare gli obblighi per i cosiddetti “frontisti” derivanti dal Regolamento comunale all’articolo 54: “In caso di nevicate con persistenza di neve sul suolo, è fatto obbligo agli abitanti di ogni edificio fronteggiante la pubblica via di provvedere allo spalamento della neve dai marciapiedi per l’intera loro larghezza, allo spalamento della cunetta stradale per una larghezza di 20 cm. e di eventuali caditoie o tombini onde agevolare il deflusso delle acque di fusione, all’apertura di passaggi in corrispondenza di attraversamenti pedonali e degli incroci stradali su tutto il perimetro dello stabile da essi abitato o occupato, ammassando la neve in modo che non arrechi disturbo alla circolazione stradale e pedonale. Nel caso di strade sprovviste di marciapiede l’obbligo si riferisce al suolo stradale per la larghezza di un (1) metro dal lato strada”».

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