Suona la campanella, la prima post pandemia: il sollievo di studenti e prof. Tanto traffico, poche mascherine sui bus e il tema del risparmio energetico - Il video racconto

Scuola. Finite le vacanze, tornano in aula da questa mattina, lunedì 12 settembre, 160mila giovani bergamaschi. Il messaggio dell’assessora Loredana Poli: «Un anno scolastico all’insegna della sostenibilità ambientale». Manda la foto del tuo primo giorno di scuola.

Dopo tre anni di pandemia, quest’anno, per la prima volta, si torna a scuola senza mascherine – tranne per il personale scolastico e gli alunni a rischio – senza orari diversificati, senza misure di distanziamento e senza didattica a distanza (Dad) (se un alunno si ammalerà di Covid rimarrà a casa come accade per una qualunque influenza e non potrà seguire le lezioni on line).

La prima campanella per 160 mila studenti bergamaschi: il video racconto. Video di Yuri Colleoni

Tra studenti e professori, all’ingresso nelle scuole bergamasche stamattina (12 settembre) si è respirato un clima di sollievo e felicità. Si lascia la Dad alle spalle (almeno per il momento) e si rientra in classe senza mascherine. Molti presidi hanno comunque scelto - in assenza di una direttiva generale - di mantenere qualche regola di buon senso: banchi distanziati e lavaggio delle mani. Felici in particolare i ragazzi che affronteranno l’esame di Stato e potranno prepararsi in presenza. Una sfida importante però sarà quella del risparmio energetico come ha ricordato anche l’assessora Loredana Poli nel suo messaggio agli studenti bergamaschi. Anche qui alcuni presidi si sono organizzati per abbassare il riscaldamento e spostare le riunioni in orari di luce naturale. Leggi il nostro approfondimento su «L’Eco di Bergamo» di martedì 13 settembre.

Sul fronte cattedre il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha assicurato intanto che «allo stato attuale cominceremo un anno scolastico in cui non mancano i docenti»; le operazioni di immissione in ruolo effettuate ad agosto hanno consentito l’assunzione di 50.415 docenti, 9.021 Ata e 317 dirigenti scolastici, e nei prossimi giorni – fanno sapere dal ministero – le nomine proseguiranno.

«Avvio d’anno regolare»

A Bergamo con il primo bollettino pubblicato mercoledì 7 settembre il 90% dei posti mancanti sono stati coperti: 3.226 i supplenti nominati (dei 3.500 necessari), ha fatto sapere nella serata di domenica 11 settembre Vincenzo Cubelli, il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale. «Dovremo poi ovviare alle rinunce, che inevitabilmente ci saranno, ma non ne prevediamo molte. Contiamo in un avvio d’anno scolastico regolare», ha aggiunto il provveditore. Cubelli augura agli studenti «un lungo viaggio dentro la conoscenza di sé e del mondo» e ai dirigenti e al personale scolastico «un anno in cui il Covid non sia più il problema, e ci si possa riappropriare di uno spazio progettuale utilizzando i fondi del Pnrr destinati alle aule, ai laboratori e alla lotta alla dispersione, per poter costruire un nuovo modello di scuola».

No alla settimana corta

«A tutta la scuola italiana – ha detto il ministro Bianchi – va il mio ringraziamento per il grande impegno profuso in questi due anni difficili, che sarà alla base di questo nuovo anno e di quel ritorno a una normalità per cui abbiamo lavorato e che consentirà, finalmente, di tornare a guardarci in viso, di sederci più vicini, di riprendere attività e abitudini che avevamo dovuto mettere da parte». Quanto al tema «caro energia» il ministro Bianchi, i sindacati e i partiti sono concordi: il peso non dovrà ricadere sulle scuole. E dunque no a settimane corte, a meno che non intervengano altre necessità per le quali le scuole decidano autonomamente di adottarle.

Poli: «Sostenibilità ambientale al centro»

E anche l’assessora all’Istruzione del Comune di Bergamo, Loredana Poli, ha voluto mandare un messaggio video agli alunni bergamaschi, per augurare un buon inizio dell’anno scolastico con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale: «Auguro a tutti i bambini e le bambine, ai ragazzi e alle ragazze della città di iniziare al meglio questo nuovo scolastico che si preannuncia più leggero dal punto di vista delle restrizioni legate al Covid, ma critico sul piano energetico. La raccomandazione è di prestare massima attenzione ai consumi, a scuola e a casa, in una prospettiva che riguarda non solo il superamento della situazione attuale, ma la questione ambientale futura a cui tutti dobbiamo prestare massimo impegno e grande attenzione».

Il messaggio agli studenti dell'assessora all'Istruzione del Comune di Bergamo, Loredana Poli.

I timori dei sindacati

«Oggi, anche la scuola bergamasca ha ripreso il cammino di un nuovo anno scolastico e tutto il personale ha piena coscienza del fatto che è atteso da nuove, difficili sfide che, purtroppo, si aggiungono ai problemi storici del precariato» spiega Paola Manzullo, segretaria generale di Cisl Scuola provinciale. «Infatti, nonostante le immissioni in ruolo di Docenti, Ata e Dirigenti, ci sono ancora 3.223 supplenze “attive” tra i docenti, per le quali si registrano già circa 350 rinunce (e potrebbero aumentare), e 760 tra le figure degli Ata. Inoltre, permane la mancanza di Dsga: 96 scuole su 140 sono scoperte e le figure dei direttori saranno coperte con Assistenti amministrativi facenti funzione. Infine (“vero dramma sociale”) su 1.468 posti a supplenti per il personale con titolo di specializzazione per l’insegnamento ai ragazzi diversamente abili, solo 16 docenti hanno il titolo di specializzazione, mentre gli altri posti sono stati assegnati a docenti senza specializzazione».

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«Di certo il precariato aumenta e i problemi atavici della scuola restano – dice Paola Manzullo, segretaria provinciale di Cisl Scuola –. Come quello del personale di sostegno non specializzato che si prenderà in carico ragazzi che avrebbero bisogno di essere seguiti da insegnanti appositamente formati. Un vero dramma sociale. Si riparte con il patema d’animo per l’evoluzione della pandemia, speriamo in un inizio d’anno sereno», conclude Manzullo. «Mancano investimenti progettuali per il post Covid – sostiene Cubito –, nelle nostre scuole non sono previsti psicologi né medici eppure i nostri ragazzi portano i segni lasciati dalla pandemia. Dal Pnrr arriveranno fondi solo per interventi di edilizia e per le attrezzature tecnologiche, non c’è una visione d’insieme».

Puoi inviare uno scatto del primo giorno di scuola. Sulla soglia di casa, un selfie fuori dalla scuola, come vuoi. Le foto saranno pubblicate sui nostri Social e sul sito ecodibergamo.it

Il nodo trasporti

Quanto ai trasporti, anche qui i problemi restano. «Torniamo alle condizioni dell’anno scolastico 2018-2019 – ammette Emilio Grassi, direttore di Tpl Bergamo –. Dopo due anni di servizi potenziati si torna alla normalità, con la capienza dei bus al cento per cento e gli ingressi nelle scuole non più scaglionati, ma senza la possibilità di potenziare i servizi perché non ci sono stati finanziamenti, che invece negli ultimi due anni di pandemia sono arrivati. Non nascondo che una certa preoccupazione c’è sia da parte delle aziende dei trasporti che da parte nostra». Le prime saranno settimane di assestamento e di aggiustamenti progressivi – fa sapere Grassi – anche in virtù degli orari non ancora a pieno regime.

L’avvio del primo giorno di scuola ha portato l’inevitabile aumento di traffico: lunghe code si sono registrate soprattutto all’ingresso della città dalle valli. Poca ressa invece sui mezzi pubblici (sui quali, anche se la mascherina è d’obbligo, non molti la usano). I primi giorni di scuola non sono però indicativi per il test traffico: molte scuole hanno ingressi scaglionati per le prime classi alle superiori o non fanno orario pieno.

Sui Social rispondi alle domande e ai sondaggi online. Manda la foto del tuo primo giorno di scuola

Sul sito de L’Eco di Bergamo pubblicheremo foto e video dalle scuole bergamasche con interviste e prime sensazioni. Anche i nostri Social, da alcuni giorni, parlano del «back to school». Sia su Instagram che su Facebook abbiamo rivolto agli studenti delle domande per capire come vivono il nuovo anno scolastico. Online quesiti e sondaggi: è possibile rispondere direttamente dalle storie pubblicate su Ig dove invitiamo i lettori a raccontarci come vivranno questo primo giorno e se i ragazzi sono preoccupati della possibilità di tornare in Dad. Ma non solo e, in particolare, c’è un’iniziativa speciale: la richiesta di inviare uno scatto del primo giorno di scuola, da mandare sempre attraverso Ig. Sulla soglia di casa, un selfie fuori dalla scuola, come si vuole. Le foto saranno pubblicate sui Social e sul sito ecodibergamo.it.

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