Vuoi adottare la luce di Bergamo? Il nuovo sistema del centro piacentiniano nella lista delle iniziative soggette ad ArtBonus

Benefici fiscali e credito d’imposta per coloro che «adottano» la nuova luce del centro di Bergamo.

Il progetto del nuovo sistema di illuminazione per valorizzare al meglio il centro piacentiniano di Bergamo – progetto che sarà realizzato nell’arco del 2022 – entra nella lista delle iniziative soggette all’Art bonus nazionale: cittadini o imprese potranno quindi far convergere eventuali erogazioni liberali su questo particolare e fondamentale aspetto del progetto di riqualificazione del centro di Bergamo ottenendo in cambio forti detrazioni fiscali, come previsto dalla legge.

Nel 2014 è stato infatti introdotto nel nostro Paese un credito d’imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, il cosiddetto Art bonus, quale sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale. Chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta.

Il progetto di valorizzazione dei monumenti del centro di Bergamo è disponibile sul sito che il Ministero ha dedicato all’iniziativa ArtBonus

Il piano di illuminazione

Il piano sull’illuminazione del centro di Bergamo Bassa si inscrive e completa il più importante intervento realizzato nell’area nell’arco dell’ultimo secolo, ovvero da quando è stato realizzato l’attuale assetto del Sentierone e di piazza Matteotti: il piano è stato avviato con la ristrutturazione del Teatro Donizetti (19 milioni di euro di intervento per 3 anni di lavori) e si sta concretizzando nella sistemazione di piazza Dante, del Sentierone e di piazza Matteotti. L’Amministrazione intende integrarlo, infine, con la sistemazione delle aiuole e degli spazi verdi di via Tasso.

La nuova «luce» del centro novecentesco di Bergamo prevede un nuovo sistema per illuminare le facciate del teatro Donizetti, del monumento a Donizetti, della chiesa di S. Bartolomeo e della Procura della Repubblica, di Palazzo Frizzoni, della Torre dei Caduti, del monumento a Vittorio Emanuele II e di Palazzo Uffici del Comune di Bergamo, ma anche per il ripristino del sistema di illuminazione di piazza Dante con una doppia valenza, quella di pubblica illuminazione e, ovviamente, quella di illuminazione artistica che ripropone il sistema di differenziato di accensione in occasione di “nascite” presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII. Infine, è previsto anche il completamento della pubblica illuminazione dei giardini a lato del foyer del teatro Donizetti.

«L’idea — sottolinea l’assessore alla riqualificazione urbana Francesco Valesini — è quella di estendere anche a tutti i monumenti e edifici pubblici, presenti nei lotti di riqualificazione del centro, un sistema di illuminazione omogeneo, sia dal punto di vista della tipologia di illuminazione, che dell’aspetto fisico degli elementi che costituiscono gli elementi veri e propri del sistema d’illuminazione. Il concetto che sta alla base del progetto è quello di semplificare e unificare l’illuminazione, liberando gli edifici e i monumenti da elementi tecnologici articolati e invasivi, concentrando in pochi punti esterni le sorgenti luminose, fuori dalla visuale del passante (quindi in posizione molto alta) così da spostare lo sguardo della persona sull’edificio e sul monumento e non sui corpi illuminanti».

Il valore del progetto è di 260mila euro e saranno sufficienti 6 settimane per completare i lavori, che l’Amministrazione punta a completare insieme alla riqualificazione del centro piacentiniano

Il progetto dei lavori

Il valore del progetto è di 260mila euro e saranno sufficienti 6 settimane per completare i lavori, che l’Amministrazione punta a completare insieme alla riqualificazione del centro piacentiniano. «L’obiettivo — continua Valesini — è quello di considerare, così come per le opere di riqualificazione in atto, anche l’elemento luce dei “monumenti” un unicum progettuale, al fine di ricondurre tutto il centro Piacentiniano ad un elemento di unicità e contraddistinguerlo con un “segno” unitario riconoscibile, a tutti i vari livelli di intervento. L’inserimento del progetto nel canale ArtBonus è particolarmente significativo e permetterà a cittadini e imprese di adottare il centro della città, contribuendo ulteriormente al cambiamento di quest’area simbolo di Bergamo».

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