Carrara, in attesa del 2014
focus dei suoi tesori su «L'Eco»

In attesa della riapertura dell'Accademia Carrara, confermata entro il 2014, «L'Eco di Bergamo» apre oggi una nuova rubrica, «La Carrara di carta», un focus dedicato ogni volta a un'opera differente, selezionata dal conservatore della Pinacoteca Giovanni Valagussa.

In attesa della riapertura dell'Accademia Carrara, confermata entro il 2014, «L'Eco di Bergamo» apre oggi una nuova rubrica, «La Carrara di carta», un focus dedicato ogni volta a un'opera differente, selezionata dal conservatore della Pinacoteca Giovanni Valagussa, seguendo vari percorsi tematici: si comincia con il primo dei capolavori della Carrara, «Ritratto di Lionello d'Este» di Pisanello.

Si proseguirà con ulteriori capolavori, opere da riscoprire e altri itinerari, tra cui gli abiti d'epoca, le storie bibliche e letterarie narrate. Anticipazione su come sarà il nuovo allestimento: nelle sale le opere saranno distribuite per nuclei cronologici e geografici autonomi.

Il prestigio del patrimonio artistico della Carrara è indiscusso e sempre più autorità ed esponenti del mondo dell'arte internazionale ne hanno riconosciuto il valore, come è accaduto di recente al Metropolitan Museum di New York. La Carrara custodisce nelle sue collezioni numerose opere di pregio, che in questi mesi, in attesa della conclusione dei lavori, saranno presentate su queste pagine.

L'Accademia Carrara è in restauro dietro al cartello «lavori in corso». Nel frattempo oltre agli interventi strutturali, una commissione scientifica d'eccezione da oltre un anno sta lavorando alla riorganizzazione del percorso espositivo della pinacoteca cittadina, che presenterà una nuova selezione di opere e un allestimento inedito.

Il nuovo progetto espositivo sarà illustrato il 3 dicembre alle 18 nell'ambito della commissione consiliare congiunta Cultura e Lavori pubblici a Palazzo Frizzoni, alla quale interverrà una delegazione del comitato scientifico di cui fanno parte Maria Cristina Rodeschini, responsabile della divisione Accademia Carrara-Gamec e Giovanni Valagussa, conservatore della pinacoteca cittadina.

Nello specifico, come spiega il conservatore dell'Accademia Giovanni Valagussa, «il fulcro del lavoro è stata la scelta dei dipinti da esporre e del loro ordinamento, cioè la sequenza in cui queste opere devono essere sistemate e la strutturazione di un percorso che oltre a valorizzare i quadri offra nuove chiavi di lettura. Abbiamo pensato a un allestimento pulito, elegante, coinvolgente, capace di attrarre il visitatore e metterlo a proprio agio».

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