Teatro, emozioni e laboratori i ragazzi raccontano la bellezza

Bergamo. Un progetto del Comune a cura di Maria Grazia Panigada vede coinvolti 1.570 studenti tra gli 11 e 14 anni di 51 scuole di Bergamo.

La bellezza? È la complessità! Non lo dicono Robert M. Pirsig nel suo «Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta» o il Thomas Pynchon di «Gravity’ s Rainbow» romanzi (post) moderni che pure ragionano (anche) sulla complessità. No, lo dice un ragazzino delle medie interpellato, appunto, sulla sua idea di bellezza. La sorprendente risposta, riportata da Silvia Briozzo della Compagnia La Pulce, è nata durante un laboratorio teatrale condotto nelle scuole secondarie di I grado, (1570 alunni, tra gli 11 e i 14 anni, appartenenti a 51 scuole di Bergamo) all’interno di un progetto intitolato «Pioverà bellezza» voluto dall’assessorato all’Istruzione del Comune di Bergamo, che si concluderà con un grande evento nell’aprile 2023. Il progetto, curato da Maria Grazia Panigada con il coordinamento e la regia dell’evento finale affidati alla compagnia bolognese del Teatro dell’Argine, è stato presentato ieri a Palafrizzoni, dall’assessore all’Istruzione Loredana Poli, da Maria Grazia Panigada direttore artistico e dai rappresentanti delle 6 compagnie teatrali bergamasche chiamate a gestire materialmente il progetto: Silvia Briozzo per la Compagnia La Pulce, Fabio Comana per Erbamil, Chiara Magri per Teatro del Vento, Flavio Panteghini per Pandemonium Teatro, Andrea Rodegher per Teatro Prova e Damiano Grasselli per Teatro Caverna.

Le 6 compagnie che hanno tenuto lo scorso anno i primi laboratori teatrali con i ragazzi delle Medie e che proseguiranno anche quest’ anno e il prossimo per concludere poi con il grande evento di cui dicevamo che si svolgerà sabato 15 aprile 2023 in piazza Matteotti di fronte al Comune. I laboratori teatrali hanno coinvolto nell’anno 2020 - 2021, 15 istituti scolastici, 70 classi per un totale di 1570 studenti partecipanti. «Per me, per noi, - dice l’assessore Poli - è evidente l’aggancio di questo progetto con le fasi di uscita dalla pandemia e l’interlocuzione che abbiamo avuto i quei mesi direttamente con i ragazzi e le ragazze di questa fascia d’età. Un mondo che sconta una difficoltà e una diminuzione drastica di opportunità soprattutto di relazione e di incontro che i ragazzi hanno patito. Ragionando anche sulle risposte che proprio loro avevano dato rispondendo a un questionario dedicato, abbiamo pensato di cogliere la loro richiesta di rimettere in movimento i corpi e le emozioni. I ragazzi, nella nostra idea, potevano essere aiutati, con strumenti dedicati, quelli dell’educazione teatrale, a rimettersi in movimento dopo quella fase.

E così credo che sia stato nel primo anno di avvio del progetto alla fine del quale abbiamo visto che avevamo pensato bene. Che la strada era da percorrere e quindi il progetto si è poi appoggiato all’anno di Bergamo e Brescia Capitale italiana della Cultura pensando di trovare un evento, una giornata in cui dare visibilità all’interno della città, ai ragazzi di questa fascia di età. È una parte di cittadinanza che non vediamo spesso o addirittura in alcune situazioni, viene un po’ ridimensionata dagli adulti. I numeri ci dicono che sarà davvero una giornata eccezionale dato che hanno aderito tutti gli istituti comprensivi della città». Entusiasmo alle stelle anche da parte del direttore artistico Maria Grazia Panigada: «è un progetto che risponde a una necessità reale e che dimostra che non bisogna avere paura di dare la parola ai ragazzi». Sbarazzino, essenziale e efficace dal punto di vista comunicativo anche il logo scelto disegnato, con stile «magrittiano», dai ragazzi della Scuola d’Arte Applicata Fantoni di Bergamo in collaborazione con NT Next Evolving Comunication, che raffigura un ombrello con due manici e un piccolo cuore disegnato (sponsor la ditta Perletti).

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