Delta Index / Bergamo Città
Martedì 18 Novembre 2025
Profumo: «La rete è la chiave per unire scuole, ITS e imprese»
CAPITALE UMANO. Nel terzo episodio dell’intervista all’Osservatorio Delta Index, Alessandro Profumo evidenzia che per le Pmi il nodo non è la dimensione, ma la capacità di fare rete. Solo filiere costruite insieme a scuole, ITS, università e associazioni di categoria – come nella Motor Valley – possono avvicinare davvero la Gen Z e guidarla in percorsi strutturati
La Lombardia è un territorio che vive di manifattura diffusa, dove la ricchezza si è costruita nei capannoni delle piccole e medie imprese, dove l’attività si è sviluppata attorno a una famiglia. È proprio qui che, più che altrove, si misura la distanza tra giovani e aziende: non per mancanza di volontà, ma per la difficoltà nel creare relazioni sistemiche con il mondo della scuola e della formazione.
Nel terzo episodio dell’intervista rilasciata all’Osservatorio Delta Index, il manager Alessandro Profumo (già Ceo di UniCredit e Leonardo) torna su un punto chiave emerso anche nelle puntate precedenti: l’ingresso dei giovani in azienda non può più essere lasciato al caso. Serve una regia. Serve una rete. E soprattutto serve la capacità di superare l’approccio «utilitaristico» ancora diffuso tra le imprese più piccole, dove la ricerca di personale si concentra sull’immediato e non su percorsi a medio termine.
«Nella mia esperienza – racconta Profumo – i piccoli e medi imprenditori hanno spesso un legame molto forte con le loro persone. È un valore straordinario, si è visto durante il Covid. Ma da soli non possono affrontare la complessità del rapporto con la scuola: hanno bisogno di strumenti condivisi, di percorsi più ampi, che non si basino solo sul rapporto diretto con i dipendenti».
È qui che entrano in gioco i corpi intermedi. E Profumo lo dice chiaramente: le associazioni di categoria dovrebbero assumere un ruolo centrale nell’aggregare le esigenze delle imprese e nel costruire relazioni efficaci con istituti, ITS e università. «O ci sono imprenditori illuminati – come Pontremoli e Dallara – oppure devono essere le associazioni a garantire una visione di lungo periodo. Da soli non si va lontano».
L’esempio della Motor Valley, citato dallo stesso Profumo, lo dimostra: la forza di un sistema non sta nei singoli, ma nella filiera. Una filiera che parte dagli istituti tecnici, passa per gli ITS e arriva all’università, con il coinvolgimento di tutte le aziende del territorio. Un ecosistema in cui studenti e imprese si incontrano prima del colloquio di lavoro, dentro percorsi costruiti insieme.
Un approccio che dialoga perfettamente con i dati del Delta Index: nei primi due episodi dell’intervista, Profumo ha insistito sull’importanza dell’orientamento e della formazione, evidenziando come la Gen Z cerchi luoghi dove crescere, non compiti da eseguire. Questa terza tappa completa il quadro: senza rete, senza alleanze, senza un sistema che accompagni i giovani, anche la migliore delle aziende rischia di restare invisibile.
Le piccole imprese lombarde – che costituiscono l’ossatura del territorio – hanno una grande opportunità: non imitare la Motor Valley tout court, ma creare la «Lombardy Skills Valley». Una filiera che tenga insieme imprese, scuole, ITS e università. Il terreno, in Lombardia, è fertile: servono visione, continuità e un gioco di squadra che uniti può generare valore per tutti.
Per approfondire il tema del rapporto tra AZIENDE e GENERAZIONE Z collegarsi al sito dell’Osservatorio Delta Index e di Skillherz
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