Disegni, scritti e filmati. Carisma, le creazioni degli studenti per i nonni - Foto e video

Mercoledì 28 aprile gli allievi del Sant’Alessandro in collegamento Meet con gli ospiti della Casa di ricovero. L’idea nata per riallacciare i rapporti interrotti dal Covid.

«Ma quando potremo rivedere i nostri amici nonni? Da oltre un anno non possiamo più incontrarli, e chissà come si sentiranno soli. Non c’è un modo per poter riallacciare i contatti?». Interrogativi che a più riprese gli studenti dei Licei dell’Opera Sant’Alessandro hanno posto ai loro insegnanti e alla preside: gli allievi delle superiori, infatti, dal terzo anno in avanti, erano diventati una sorta di «presenza fissa» ormai da tempo alla casa di ricovero Fondazione Carisma, grazie a una collaborazione tra Opera Sant’Alessandro e la Fondazione presieduta da Miro Radici.

Legame cresciuto negli anni

Gli studenti grazie a quella formula formativa conosciuta come alternanza scuola-lavoro, per tutta la durata dell’anno scolastico, dedicavano diverse ore alla settimana agli anziani ospiti di Fondazione Carisma: frequentavano il Centro diurno e i reparti, organizzavano, aiutati dagli animatori della Fondazione, momenti di socializzazione e attività ricreative, a cominciare dalle tombolate. «E per alcuni di loro l’esperienza era diventata anche l’occasione di attività formativa personale – spiega Franco Tomasi, animatore di Carisma –. Per diversi ragazzi e diversi ospiti questi contatti si erano trasformati in momenti emozionali ed arricchenti per tutti».

Lo stop causato dal Covid

Poi, con la pandemia, tutto si è interrotto: nella Fondazione Carisma, come in tutte le Rsa, sono state vietate le visite dei parenti e gli ingressi di volontari dall’esterno, mentre per gli studenti è cominciato il lunghissimo periodo della didattica a distanza. «Nelle varie fasi di lockdown non abbiamo mai trascurato di sollecitare i ragazzi anche nella riflessione sul significato di fragilità, e su cosa voglia dire crescere, diventare adulti – sottolinea la preside dei Licei dell’Opera, Anna Gabbiadini –. E dai ragazzi sono arrivate richieste per poter ristabilire contatti con i “nonni” che avevano imparato a conoscere nell’esperienza in Fondazione Carisma. Così è nata l’idea: riattivare un legame, anche a distanza, tra i nostri giovani e gli anziani ospiti di Carisma, per mantenere vivo il «fil rouge» che unisce la nostra scuola al territorio. E si è pensato, in occasione delle celebrazioni per la Giornata internazionale del libro, di interpretare questa ricorrenza in modo diverso: tutti gli studenti di Opera Sant’Alessandro, anche gli allievi delle scuole medie, sono stati invitati a cimentarsi con modalità narrative, poteva essere la descrizione di un libro letto, ma anche qualcosa di più personale, una elaborazione di fantasia, o la rappresentazione di un’esperienza, da dedicare a questi “nonni”. Gli studenti più grandi, in molti, si sono cimentati con i video, altri hanno preferito la parola scritta, altri hanno scelto il disegno. E in molti casi l’esperienza narrata era quella della propria esistenza in tempi di Covid. Tra i ragazzi c’è chi ha vissuto il dramma della pandemia in famiglia, altri perché ne sono stati toccati amici o conoscenti, tutti, comunque, perché la vita di tutti è stata stravolta, tra restrizioni, contatti vietati e didattica a distanza».

Uniti dalla tecnologia

Sono stati prodotti oltre 90 elaborati. E mercoledì 28 aprile, dalle 10 i ragazzi delle scuole dell'Opera Sant’Alessandro illustreranno il loro lavoro ai «nonni» che non hanno potuto più incontrare: in un collegamento Meet, dalle loro aule, gli studenti racconteranno delle loro passioni di lettura in un dialogo con i «nonni» supportati da personale della Fondazione Carisma. Ci sarà anche un sottofondo musicale: una studentessa di terza media suonerà il flauto. «Tutto il materiale è stato consegnato, attraverso una chiavetta Usb, a Carisma – continua la preside –. I disegni, i testi, i filmati potranno essere utilizzati per attività ricreative degli ospiti. E si sta anche ipotizzando, con gli animatori di Carisma, di organizzare gruppi di lettura tra i nostri giovani e gli anziani di Carisma, per ora con modalità a distanza, grazie all’aiuto che ci viene offerto dalla tecnologia».

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