«Dispensa express», un market per le famiglie in difficoltà

Bergamo, Namasté e Comune hanno chiesto i fondi alla Regione per aprire una bottega a cui si accede con la card dei Servizi sociali.

Non più pacchi solidali «standard», ma un minimarket dove scegliere tra le corsie ciò di cui si ha più bisogno, in base alle esigenze familiari. È l’idea promossa dalla società cooperativa Namastè, già tradotta in un progetto presentato nei giorni scorsi a Regione Lombardia, con la speranza di ricevere un finanziamento. Si chiama «Dispensa express» ed è stato approvato dalla Giunta Gori nei giorni scorsi. Perché insieme all’ente no profit, c’è l’assessorato alle Politiche sociali e anche un’azienda che si occupa di gestione dei sistemi di sicurezza e qualità (Foria srl) che già collabora con le catene della grande distribuzione, dove saranno recuperate le eccedenze alimentari. «Il progetto Dispensa express, che abbiamo presentato al bando regionale “Progetti innovativi per la tutela e il diritto al cibo” – spiega Antonio Bertoncello, direttore di Namasté cooperativa sociale – è l’evoluzione di ciò che già facciamo da anni alla Dispensa sociale sulla lotta allo spreco alimentare. Speriamo che venga accolto positivamente per poter essere operativi dalla seconda metà del 2022».

Il progetto, si diceva, prevede la realizzazione di un minimarket aperto gratuitamente ai beneficiari segnalati dall’amministrazione comunale. «L’idea è quella di una bottega a tutti gli effetti, non più un “pacco alimentare” standard a scatola chiusa, bensì una vera e propria spesa a costo zero per il beneficiario – continua Bertoncello –. I prodotti disponibili saranno, come per la Dispensa sociale, tutti prodotti ancora buoni da mangiare, ma scartati per motivi commerciali dalla Gdo (grande distribuzione)».

Il cittadino potrà accedere tramite card ricaricabile, con un numero definito di ingressi e prodotti da poter prendere, in base al proprio reddito e composizione familiare. La Dispensa express sarà fornita a ogni apertura di alcuni prodotti fondamentali per il sostentamento delle persone, grazie a Federdistribuzione e Foria srl: latte, pasta, olio, sale, zucchero e così via si troveranno sempre sui banconi della bottega, in aggiunta alle eccedenze alimentari ritirate il giorno stesso dell’apertura nei supermercati/aziende della zona.

Una possibile sede è stata identificata in via Mozzi 6, tra Villaggio degli Sposi e la Grumellina. Serviranno lavori di rifunzionalizzazione che partiranno solo una volta individuata la linea di finanziamento. Il progetto, si diceva, è sostenuto da Palafrizzoni. Per più di una ragione, spiega Marcella Messina, assessore alle Politiche sociali: «È un’iniziativa importante a cui abbiamo subito aderito, garantendo il massimo supporto in termini di operatori sociali e di volontari, in modo che possa essere la più capillare possibile – afferma –. È importante perché consente di raggiungere due grandi obiettivi: il contrasto alla povertà, con proposte nuove, e un lavoro sull’eccedenza alimentare, nella prospettiva di una giustizia ambientale e sociale. È un progetto molto connesso al tema delle “food policies”, su cui il Comune di Bergamo sta lavorando in rete con tante altre realtà».

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