Election day: domenica alle urne per i 5 referendum e in 17 Comuni. Da Blello a Nembro, tutte le sfide

Elezioni Domenica 12 giugno seggi aperti dalle 7 alle 23, lunedì lo spoglio. Quasi 70 mila gli elettori bergamaschi interessati dal voto per le amministrative, per la consultazione sulla giustizia invece si vota ovunque.

Trentasei candidati sindaci, sostenuti da altrettante liste, in 17 Comuni, per un totale di oltre 85mila abitanti interessati e quasi 70mila elettori. Sono i numeri principali della mini-tornata di elezioni amministrative in programma per domenica 12 giugno dalle 7 alle 23. «Mini» per il numero di Comuni al voto, ma sul territorio non mancano sfide interessanti: da Nembro a Calusco, da Brembate Sopra a Villongo, Curno e Mozzo, alle urne sono chiamate anche realtà popolose di varie zone del territorio.

E pure nei «piccoli» i confronti sono vivaci, anzi, proprio qui si trovano le corse più affollate. Quattro infatti sono gli aspiranti sindaci ad Averara, e ben tre per paese se ne trovano a Blello (il più piccolo tra i Comuni italiani al voto), Carona e Solto Collina. Nei primi tre casi, a far capolino sono stati anche candidati sindaci del «Partito Gay Lgbt+». Tre, quest’anno, i paesi «monolista», in cui gli aspiranti primi cittadini dovranno vedersela con il quorum: Leffe (in lizza Marco Gallizioli), Sovere (Federica Cadei) e Villa d’Adda (Gianfranco Biffi). Sfida a due, invece, a Fornovo San Giovanni, che nel 2016 aveva vissuto un anno di commissariamento per mancato quorum.

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Gli uscenti

Sul piano politico, a contare il maggior numero di amministrazioni uscenti è l’area di centrosinistra, che oggi, pur nell’ambito di progetti civici, è presente a Nembro (una vera roccaforte, governata da vent’anni da «Paese vivo»: ora si cerca la continuità con Gianfranco Ravasio, mentre il centrodestra tenta l’assalto con Giovanni Morlotti), Curno, Villongo, Mozzo, Gandino, Sovere e Arzago d’Adda. Per l’appuntamento di domani il Pd conferma la scelta di non correre con il simbolo, come sempre nei Comuni al di sotto dei 15mila abitanti: «Lasciamo la libertà agli iscritti o ai circoli sul territorio di aggregarsi e sostenere liste civiche – spiega il segretario provinciale Davide Casati –. L’auspicio è di confermare i Comuni nei quali abbiamo amministrato, a mio avviso bene, in questi anni. Sarebbe bello, naturalmente, avere anche qualche sorpresa laddove siamo stati all’opposizione». Simboli in vista invece, e corse unitarie ovunque è stato possibile, per l’area di centrodestra.

Il centrodestra

Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia si presentano insieme (in alcuni casi in abbinata anche con progetti civici) con i simboli a Curno, Nembro, Gandino, Villongo – teatro invece in passato di spaccature – e Brembate Sopra. Qui il Carroccio governa dal 1992, e per la prima volta il centrodestra si propone in modo unitario e non «monocolore»: l’attuale vicesindaco Claudio Stucchi se la vedrà con il «Patto civico» di Tiziano Ravasio. A Mozzo alleanza Lega-FdI (con Enzo Mazzoleni, contro il vicesindaco uscente Gianluigi Ubiali) senza gli azzurri, a causa di dissidi a livello locale, mentre a Cisano Bergamasco i lumbard cercano la conferma con Pietro Isacchi, sfidato (con una recentissima frattura nella Giunta uscente) da Antonella Sesana. Di area centrodestra, pur con profilo civico, è anche l’amministrazione uscente di Calusco d’Adda («Per Calusco») guidata da Michele Pellegrini, incalzato da Lino Cassese con «Calusco unita».

«Come centrodestra diamo un segnale di unità a livello locale, i fatti lo dimostrano – dice il segretario leghista Cristian Invernizzi –. Mi complimento per questo anche con gli alleati: per raggiungere l’unità, bisogna volerla tutti». Quanto agli obiettivi, «ci si candida per vincere – commenta Invernizzi – ma in un momento di crisi della politica, presentare le liste con il simbolo significa che la base e la militanza ci sono, e questo è già un risultato». Ammette che «le premesse non sono semplici» il coordinatore di Fratelli d’Italia, Andrea Tremaglia, riferendosi al fatto che «il centrosinistra è uscente in molti Comuni. Ma le nostre squadre sono buone. I nostri elettori vogliono amministrazioni di centrodestra, crediamo sia importante presentarci uniti. Per riuscirci, in alcune situazioni come FdI abbiamo fatto anche dei passi indietro con i nostri candidati, per correre insieme nella coalizione».

Lunedì lo spoglio

Sottolinea la scelta di schierarsi «con simboli ben definiti e obiettivi certi» anche la coordinatrice di Forza Italia Alessandra Gallone. «L’appello – dice – è innanzitutto ad andare a votare: chi oggi decide di impegnarsi per il territorio merita di essere sostenuto. Per quanto mi riguarda, ovviamente, l’invito è a votare le belle squadre di centrodestra». Saranno presenti in alcune liste con simpatizzanti o iscritti, ma senza simbolo, il Movimento 5 Stelle, Azione e Italia Viva. La concomitanza con i referendum sulla giustizia fa sì che lo spoglio per le comunali slitti alla giornata di lunedì: l’apertura delle urne è prevista per le 14.

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