I satelliti dell’Agenzia spaziale europea
puntati sui parchi e il verde di Bergamo

Nasce il progetto «Urban Forest»: grazie all’Agenzia spaziale europea (Esa) i satelliti raccoglieranno dati utili alla gestione del territorio: dallo smog al censimento degli alberi.

Sarà presentato il 19 marzo, nel corso della giornata bergamasca della Milano Digital Week, dedicata quest’anno alla Città equa e sostenibile, il progetto «Urban forest». Ideato dall’Esa, Agenzia spaziale europea, e da una serie di aziende con capofila Gmatics, permetterà a una rete di città, fra le quali Bergamo, di utilizzare dati satellitari per il monitoraggio e la gestione del verde urbano. Ne parleranno l’assessore al Verde pubblico del Comune di Bergamo, Marzia Marchesi, e Ilaria Zilioli, legal officer Esa.

«L’inclusione nel progetto “Mafis-urban forests and green areas” – racconta Marchesi – nasce come gesto di vicinanza alla nostra città colpita dalla pandemia. Tre anni fa avevamo ospitato un seminario del Servizio giuridico dell’Esa. Lo scorso maggio ricevemmo una lettera di solidarietà da parte del caposervizio, l’avvocato Marco Ferrazzani, che offriva aiuto per la ripartenza attraverso la possibile innovazione offerta dalle tecnologie spaziali. Come referente per l’Esa indicava la bergamasca Ilaria Zilioli».

L’ingegnere Stefano Ferretti, responsabile Esa del progetto per il direttorato dell’Osservazione della Terra, ha inserito Bergamo fra le città pilota di Urban forest. I satelliti Sentinel invieranno dati specifici per ogni territorio sulla qualità dell’aria, il censimento degli alberi, le aree di calore, la diffusione dei pollini, lo stato delle acque con un livello di dettaglio altissimo. Scopo del progetto è infatti sviluppare un sistema di monitoraggio del verde nelle zone urbanizzate. Manutenzione, salvaguardia progettazione efficiente sono le parole chiave. Dati a disposizione di amministratori, urbanisti, tecnici, ma anche università e ricercatori botanici e forestali. Una mappatura gratuita e aggiornata in tempo reale che permetterà di programmare le scelte dalla singola potatura alla gestione complessiva del verde.

«Il contrasto all’inquinamento dell’aria – spiega Marchesi – è il fine ultimo della nostra partecipazione al progetto. Sappiamo quanto sia necessario per Bergamo intervenire sul microclima, prevedere le piogge violente, gestire le acque. L’obiettivo di una città più verde e più sana è una richiesta dei cittadini, ma anche una necessità per adattarsi al cambiamento climatico. Il Covid, per esempio, ha fatto riscoprire e usare come mai prima tutti i parchi cittadini. Stiamo attivando il Piano del verde, che è obbligo di legge dal 2013 , abbiamo rifatto il regolamento del verde, stiamo procedendo con il censimento degli alberi e la manutenzione: con le mappe satellitari sarà tutto più facile. Inoltre il territorio comunale è limitato, non è facile reperire terreni pubblici dove piantare nuovi alberi: con una mappatura dall’alto si potrà capire meglio dove intervenire, sia sulle aree più estese, sia nel tessuto dei quartieri. Il progetto è alle prime battute, in questi mesi si sta svolgendo la formazione degli operatori di tutte le città coinvolte per la fornitura dei dati necessari all’elaborazione dei satelliti. Siamo molto grati alla dottoressa Zilioli e all’avvocato Ferrazzani che ci hanno offerto questa opportunità».

Per l’assessore all’Innovazione Giacomo Angeloni «il progetto Urban forest è affascinante perché unisce verde e tecnologie innovative. Il livello di dettaglio del verde ha entusiasmato i nostri tecnici e per la città sarà uno strumento davvero utile per fare buone scelte. I primi dati dovrebbero arrivare fra un anno».

«Sono felice di poter essere, attraverso Esa, utile alla mia città – commenta Ilaria Zilioli –

sia perché il progetto è valido, sia per l’attenzione che attirerà su Bergamo, visto che lo stesso progetto coinvolge realtà e iniziative internazionali come la Fao e l’Urban forest award conference».

Alla fine del progetto pilota (attualmente in fase di sviluppo da parte della società Gmatics attraverso un contratto con l’Esa) Urban forest sarà messo sul mercato attraverso calls for business in collaborazione con l’Unione Europea: una presentazione on line a cura dell’Esa è prevista per il prossimo 25 marzo.

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