La bimba ha fretta di nascere: a Bergamo il parto è sulla soglia di casa

È successo in via Canovine a Bergamo nella notte tra sabato e domenica 22 agosto. Ad aiutare i genitori 3 operatori sanitari della Croce Bianca, tutto è filato liscio. «Un’emozione così non l’avevamo mai provata».

«Questa notte per la prima volta in assoluto abbiamo visto nascere una vita. Sicuramente sarà una di quelle notti che non si dimenticano facilmente». Samantha Rigamonti è ancora emozionata nel raccontare il suo speciale intervento da dipendente della Croce Bianca Città di Bergamo. L ei e i suoi colleghi Giuseppe Maggioni e Luca Spinelli nella notte tra sabato e domenica 22 agosto hanno aiutato una donna di 30 anni a partorire perché la piccola non vedeva l’ora di venire al mondo: è nata alle 00.16 proprio sul pianerottolo di casa, in via delle Canovine, e ora si trova nel reparto di ginecologia dell’ospedale Bolognini di Seriate insieme alla sua mamma, pesa due chili e quattrocento grammi e sta bene.

«Siamo stati attivati alle 23.57 – racconta Samantha – e inizialmente sembrava un intervento abbastanza tranquillo perché sulla scheda di soccorso c’era scritto “paziente partoriente, secondo figlio”, invece quando siamo arrivati la donna era sdraiata sul pianerottolo di casa al quarto piano e la cosa ci ha lasciato perplessi». La famiglia è di origini pakistane e la neo mamma non parla italiano, così i tre dipendenti della Croce Bianca hanno dovuto affrontare anche un ulteriore ostacolo: quella di una difficile comunicazione. «Inizialmente non c’era nessun segnale di parto imminente – continua a raccontare la dipendente della Croce Bianca Città di Bergamo –, abbiamo eseguito le procedure da manuale, ma al momento di metterla sul telo si sono rotte le acque». A quel punto, i tre operatori sanitari sono scesi velocemente con mamma e figlia, ma una volta arrivati sul pianerottolo, in prossimità della porta d’entrata dell’abitazione, si sono dovuti fermare. «La piccola aveva fretta di nascere: io le tenevo la testolina e dicevo alla mamma di spingere, il mio collega Luca era al telefono con la centrale e Giuseppe correva a prendere il materiale dall’ambulanza». Alla fine, dopo 3-4 spinte la bimba è nata e i dipendenti della Croce Bianca insieme ai genitori della piccola non sono riusciti a trattenere la forte emozione. «Non parlavamo la stessa lingua –dice Samantha – ma in quel momento ci capivamo tutti benissimo. Con cura e dolcezza infinita abbiamo appoggiato questo miracolo sul cuore della sua mamma e l’emozione era così forte che nessuno di noi riusciva a smettere di sorridere». Dopo aver avvolto mamma e figlia nel telo, le hanno accompagnate insieme a tutta la famiglia (il papà e l’altra sorellina) all’ospedale di Seriate, dove sono tuttora ricoverate nel reparto di Ginecologia.

«Io ho iniziato in Croce Bianca nel 2010 come volontaria – sottolinea Samantha – e non mi è mai successo di far partorire una donna senza l’ausilio di un medico, per di più su un pianerottolo. Non ho neanche avuto il tempo di avere un po’ paura perché facendo questo lavoro ho abbastanza sangue freddo e poi anche perché è avvenuto tutto molto velocemente. Sicuramente, però, quando è nata la bambina mi sono commossa molto insieme ai miei colleghi e a tutta la famiglia: un’emozione così non l’avevo mai provata».

© RIPRODUZIONE RISERVATA