Malessere tra i giovani: colpito uno su quattro, e il 75% sono ragazze

Studio tra gli alunni di pianura e Isola per indagare gli effetti del gioco d’azzardo e di altre dipendenze. Il 19,1% si dichiara fumatore abituale.

Uno su quattro riporta uno stato di malessere. Di questi, il 75% sono ragazze. Il 19,1% di loro è fumatore abituale. Uno su quattro ha giocato d’azzardo nell’ultimo anno. Uno su due almeno una volta nella vita.

Sono alcuni dei risultati, quelli più preoccupanti ovviamente, emersi dalla ricerca condotta l’anno scorso sugli adolescenti bergamaschi del distretto Ovest nella Bergamasca. Lo studio si chiama #Mindthegap, ed ha coinvolto 2.975 studenti delle classi terze e quarte degli istituti superiori di Dalmine, Romano, Treviglio e dell’Isola. Realizzata dalla cooperativa «Il piccolo principe» in collaborazione con «Itaca» e «Aeris», per indagare in particolare il gioco d’azzardo patologico sugli adolescenti fascia 15-17 anni restituisce, però, anche una fotografia dello stato di benessere (o malessere) dei ragazzi a 360 gradi.

La ricerca è stata sottoposta ai ragazzi l’anno scorso in periodo di lockdown. Il primo dato che balza all’occhio è quello dello stato di malessere: 1 su 4 dice di non stare bene. Di questi 3 su 4 sono ragazze. «Stiamo facendo in queste settimane dei focus group con gli studenti dello Zenale Butinone per capire cosa significa per loro – spiega Celestina del Carro, della cooperativa Itaca – e stanno emergendo dei temi interessanti: dalla fatica dei lutti al tema della separazione e divorzi che sono in aumento, dalla solitudine alla fatica a riconoscersi in un corpo che sta cambiando e che spesso non è conforme all’immagine incoraggiata dalla società.

L’idea è continuare con gli incontri con i ragazzi e nei prossimi mesi fare una nuova ricerca, un “mind the gap 2”, in modo da poter fare un confronto davvero con quelli che sono stati gli ultimi due anni per loro». Lo stato di malessere è più alto negli ambiti di Dalmine (28,5% che in termini assoluti vuol dire più di 830 ragazzi) e Romano (26,9%), meno in quello di Treviglio (24%) e Isola (23,8%). La parte più ampia è dedicata al gioco d’azzardo. Il 47,9% dei partecipanti dichiara di aver giocato almeno una volta nella vita. Un quarto sul totale dichiara di aver giocato nell’ultimo anno. Di questi solo il 5,5% fa ricorso al gioco d’azzardo online. Nell’ambito dell’Isola i ragazzi dichiarano di aver giocato d’azzardo nella propria vita il 53,8% contro il 45% della zona di Romano.

Nella «top tre» dei giochi utilizzati troviamo: il gratta e vinci, le scommesse sportive e il poker (o in generale i giochi di carte). La maggior parte degli intervistati presenta ovviamente un comportamento legato al gioco d’azzardo non problematico, che però non si può ignorare. A Dalmine, ad esempio, la percentuale di gioco problematico è del 2,1% degli intervistati (che in numeri assoluti fa quasi 60 ragazzi) seguito dall’Isola Bergamasca (1,9%), Romano di Lombardia (1,6%) e Treviglio (1,3%).

Importante sottolineare come un terzo degli studenti dichiari di aver disponibilità di accesso al gioco d’azzardo a meno di cinque minuti da casa e da scuola. Il 29,5% dichiara che con il gioco d’azzardo, se si è bravi, ci si può arricchire (falsa credenza). La ricerca poi indaga anche altre dipendenze: i videogiochi (con un uso problematico per il 6,9%) i social media (con un consumo problematico per il 18,5%). Il fumo, che vede il 21,8% di fumatori abituali maschi e il 17,2% delle ragazze. E l’uso di alcolici. Emerge che i giocatori d’azzardo tendono a fumare, bere alcolici e ubriacarsi in misura maggiore così come gli stati di malessere tendono ad essere maggiormente diffusi nei fumatori, in chi fa un uso problematico dei social e in chi non pratica attività sportive, culturali e di volontariato.

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