Mirko muore improvvisamente a vent’anni, lutto cittadino a Palosco

Il dramma sabato notte a casa. Il fratello: «Mai avuto nulla, si è sentito male all’improvviso». Martedì i funerali. Il sindaco: «Durante l’emergenza sanitaria fu tra i primi volontari in campo». L’ex prof: «Era garbato, di indole pura».

«Come sia successo non ce lo spieghiamo ancora. Non aveva mai avuto nulla: era anzi uno sportivo. Poi all’improvviso ha cominciato a stare male e in pochi minuti se n’è andato». Davide Volpi ripercorre a fatica quei drammatici momenti di sabato notte, quando un malore improvviso ha portato via per sempre suo fratello minore Mirko, per tutti Musciu.

Aveva solo vent’anni. Diplomato nel giugno scorso all’istituto Majorana di Seriate, da poco lavorava come elettricista in una ditta di Cologno al Serio. Il dramma poco dopo l’una della notte tra sabato e domenica nella casa della famiglia Volpi – mamma Rossana, papà Agostino e i tre figli Davide, 28 anni, Fabio, 26, e appunto Mirko, di 20 – in via San Pietro a Palosco. Un episodio che ha colpito il paese tanto da spingere il sindaco a proclamare il lutto cittadino per oggi, giorno dei funerali, in programma alle 14,30 nella chiesa parrocchiale. Mirko Volpi era infatti un ragazzo dinamico e volonteroso, per questo da tutti conosciuto in paese.

«Un fatto su tutti ne evidenzia le qualità – ricorda il sindaco Mario Mazza –: nella primavera del 2020, durante il periodo più duro della pandemia, quando avevamo dovuto fermare i volontari più avanti con l’età nei servizi porta a porta come la consegna dei pasti a domicilio per evitare possibili contagi e il servizio era rimasto scoperto, Mirko era stato tra i primi a rispondere al nostro appello e con altri giovani aveva svolto in maniera encomiabile l’impegno di volontario. Anche per questo, di fronte al dramma della famiglia alla quale siamo vicini, per il giorno dei funerali abbiamo deciso di istituire il lutto cittadino». Mirko si è sentito male senza alcun preavviso: dopo aver visto, sabato sera, una partita di calcio alla tv, attorno all’una aveva accusato i primi malesseri, immediatamente precipitati.

Il ventenne (avrebbe compiuto 21 anni il prossimo 26 febbraio) ha peso i sensi e non si è più ripreso. I genitori e i fratelli hanno subito chiamato il 112 all’abitazione di Palosco sono rapidamente arrivate l’automedica del 118 da Seriate e due ambulanze da Mornico al Serio e Palazzolo sull’Oglio. Vano, tuttavia, ogni tentativo di rianimare Mirko. Non sono state disposte analisi né aperte inchieste perché non ci sono dubbi sul fatto che la morte sia sopraggiunta per un malore di natura cardiaca, un infarto causato – ma è un’ipotesi – da un problema di natura congenita, rimasto del tutto ignoto prima del suo palesarsi in una modalità così devastante.

La camera ardente è stata allestita nell’abitazione della famiglia Volpi, originaria di Palosco dov’è stimata e dove anche Mirko ne contribuiva a tenere alto il buon nome. Impegnato all’oratorio, con più di una compagnia di amici – tanto che domenica e ieri il viavai all’abitazione è stato continuo –, era di fede rossonera e praticava il calcio giocato proprio nella squadra dell’oratorio, l’Asdo Palosco: «Oggi perdiamo un ragazzo straordinario – ricordano dalla società –: siamo tutti senza parole, pietrificati. Ragazzi come Miro ne nascono pochi».

La notizia dell’improvvisa morte di Musciu ha rapidamente raggiunto l’Istituto Majorana che Mirko aveva frequentato per cinque anni, diplomandosi lo scorso anno all’indirizzo professionale. Toccante il ricordo del suo professore di Lettere, Dario Di Stefano: «Ciò che più ricordo di Mirko è senza dubbio il fatto di essere una persona profondamente garbata, una persona davvero educata, di indole pura. Amava lo sport, amava l’etica dello sport e lui la impersonificava. Era una persona sempre molto corretta verso i docenti e verso i suoi compagni: non si tirava mai indietro quando c’era da aiutare i propri compagni in difficoltà di ogni tipo. Essendo io juventino e lui milanista, spesso il lunedì mattina ci trovavamo a dibattere sulle ultime partite. Anche in quello prevaleva la sua etica». Ai funerali sarà presente il professor Di Stefano con altri docenti, in rappresentanza della scuola.

Oltre alle bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici, martedì a Palosco i commercianti sono invitati «a evitare di porre in essere comportamenti che contrastino con lo spirito del lutto cittadino», si legge nell’ordinanza firmata dal sindaco, e ad abbassare le saracinesche durante i funerali. I cittadini sono inoltre invitati a «evitare iniziative che contrastino con il carattere luttuoso della cerimonia e con il decoro urbano».

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