Natale di gioia, un ponte per la Thailandia con il Centro missionario diocesano

A Sotto il Monte illustrato il progetto del centro riabilitativo St. Joseph dove da diversi anni opera padre Ivo Cavagna di Bonate Sotto.

«Natale di gioia. La missione è dono» è lo slogan della campagna natalizia del Centro Missionario Diocesano, che ieri pomeriggio ha concluso la serie di appuntamenti in cui sono stati illustrati i progetti che il Cmd intende sostenere per il Natale 2021. A Sotto il Monte Giovanni XXIII, nella chiesa del seminario del Pime (Pontificio istituto missioni estere) al termine della Messa è stato illustrato il progetto del centro riabilitativo St. Joseph, che si trova a Phrae nel nord della Thailandia, dove da diversi anni opera padre Ivo Cavagna. Il religioso, originario di Bonate Sotto, attraverso un video mostrato ai presenti ha raccontato l’attività del Centro che si prende cura di una cinquantina di persone con disabilità con l’obiettivo di promuoverne il reinserimento nella società. «Per le famiglie la nascita di un figlio disabile è vissuta come una sventura, perché si crede che sia una sorta di espiazione per quanto fatto nella vita precedente. La persona disabile è una vergogna da nascondere – ha detto padre Ivo -. Il centro, con la fisioterapia, proposta anche a domicilio, si prende cura di ragazzi ed adulti dando loro libertà e dignità. I più giovani frequentano anche le scuole, per gli adulti ci sono laboratori. Il Centro è diventato negli anni un punto di riferimento per tante famiglia povere e mostra come aiutare le persone con disabilità, che hanno così una possibilità di riscatto».

Padre Carlo Timello, superiore del Pime, che ha concelebrato con don Massimo Rizzi, direttore del Cmd, ha spiegato che il centro necessita di alcune opere di manutenzione, ma soprattutto di implementare il personale che si occupa delle persone con disabilità. Ha inoltre illustrato la situazione generale della Thailandia, «un paese che è sempre rimasto indipendente nonostante i paesi confinanti siano stati colonie di Francia e Regno Unito. Al governo una monarchia costituzionale, in un paese militarizzato. L’economia, in sviluppo per alcuni anni, ha subito una battuta d’arresto. Se la capitale Bangkok ha le caratteristica di una moderna città, spostandosi le condizioni sono quelle di un paese povero. Al 95% la popolazione è buddista, senza però che questo permetta di condividere una visione di pace. La parrocchia di Phrae è stata fondata dal Pime già negli anni Settanta e dal 1998 è stato costruita prima una Casa famiglia, poi il Centro di accoglienza per disabili. Attualmente non è residenziale, ma è un centro diurno, che garantisce anche servizio domiciliare».

Durante l’omelia don Massimo ha sollecitato ad avere «il coraggio di lasciare il cuore aperto allo stupore. Dio incontra anche oggi l’uomo nelle periferie della storia».

Al termine ha ricordato ai presenti, in particolare membri dei gruppi missionari di Calusco, Botta di Sotto il Monte, Medolago, coordinati da don Lorenzo Nava, gli altri progetti sostenuti dalla campagna natalizia del Centro missionario. Il primo per la realizzazione all’ospedale Saint Luis di Gerusalemme di un giardino dove le famiglie possano sostare insieme ai loro parenti ricoverati e condividere con più serenità il tempo della malattia; il secondo «Casa di Case», per cui un gruppo di famiglie e la comunità di vita Nazareth di Aeper vivono un’esperienza di fraternità. «Il Natale – ha detto don Massimo – diventa occasione per un dono che si trasforma in gioia».

La raccolta fondi è possibile attraverso l’acquisto di un oggetto speciale e simbolico, un portapane di tessuto in aguayo realizzato dalla comunità di Anzangaro, nel dipartimento di Potosì in Bolivia. Inoltre si può contribuire con le Cartoline solidali da inviare on line. Per ogni messaggio di auguri spedito, WebSolidale onlus devolve un euro.

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