Redditi dei parlamentari bergamaschi: podio al centrodestra con Benigni, Sorte e Ribolla

Per valore complessivo primo il deputato del Gruppo misto, per imponibile il collega azzurro. Misiani «paperone» del centrosinistra.

È un testa a testa, praticamente da fotofinish. Sono Stefano Benigni, deputato del Gruppo Misto (eletto nel 2018 con Forza Italia) e Alessandro Sorte, deputato da poco rientrato in Forza Italia, i «paperoni» della politica bergamasca a Roma, tra Camera e Senato . La fotografia è scattata come ogni anno dalla pubblicazione – secondo la normativa sulla trasparenza – delle dichiarazioni dei redditi: nei giorni scorsi sui siti dei due rami del Parlamento sono state infatti diffuse quelle presentate nel 2021, e dunque riferite all’anno d’imposta 2020. È appunto a Montecitorio che ci si contende il primato: se si guarda al reddito complessivo, Benigni è primo con 188.162 euro e Sorte secondo con 185.687 euro; se si guarda al reddito imponibile (che si determina sottraendo al reddito complessivo oneri deducibili e deduzioni), è invece primo Sorte con 184.776 euro contro i 183.474 di Benigni . Le dichiarazioni presentate nel 2020, e riferite al periodo d’imposta 2019, indicavano un reddito complessivo di 167.683 euro per Sorte e di 192.446 euro per Benigni.

Cifre certo importanti – Sorte è impegnato anche nel mondo dell’impresa, Benigni nella consulenza finanziaria – però distanti dai primati dei leader di partito (Berlusconi ha dichiarato redditi per oltre 50 milioni, Enrico Letta è il primo di quelli che siedono in Parlamento con 621.818 euro) o dai «paperoni» dell’Aula (in Parlamento vince Niccolò Ghedini, avvocato e senatore di Forza Italia, con oltre 2,5 milioni di reddito). Il resto della classifica bergamasca con maggiori distanze. Sempre osservando il reddito complessivo, il podio – tutto di area centrodestra, e così è anche l’intera top-ten – viene completato da Alberto Ribolla (Lega) con 168.530 euro; quarta piazza per Roberto Calderoli (Lega) a 146.001 euro, quinta posizione per Gregorio Fontana (Forza Italia) a 135.945 euro. Oltre i 100mila euro ci sono anche Cristian Invernizzi (Lega, 125.194 euro), Simona Pergreffi (Lega, 122.304 euro), Alessandra Gallone (Forza Italia, 119.006 euro), la trevigliese d’origini – è nata nel capoluogo della Bassa ma è stata eletta nella circoscrizione Estero – Fucsia Nissoli (Forza Italia, 108.004) e Toni Iwobi (Lega, 103.552).

Via via che si scende, i redditi si somigliano parecchio: Daisy Pirovano (Lega) è a 99.699 euro, Antonio Misiani (Pd) è il primo del centrosinistra a 99.558 euro, poi ci sono Devis Dori (recentemente passato da Leu verso la componente Europa Verde-Verdi Europei del Gruppo Misto) a 98.853 euro, Elena Carnevali (Pd) a 97.158 euro, Guia Termini (Gruppo Misto, ex M5s) a 96.265, Fabiola Bologna (Coraggio Italia) a 95.399 euro e Daniele Belotti (Lega) a 93.473 euro; non risulta disponibile sul sito della Camera la dichiarazione 2021 di Rebecca Frassini (Lega). A chiudere la classifica Leyla Ciagà (Partito democratico) con 38.962 euro: l’ex assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo è entrata alla Camera solo ad aprile 2021, a seguito delle dimissioni di Maurizio Martina (passato a un alto incarico nella Fao) e alla rinuncia di Giovanni Sanga, mentre le dichiarazioni presentate si riferiscono ai redditi maturati nel 2020.

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