«Sì all’obbligo vaccinale, sono pochi 100 euro di multa»

L’infettivologo Matteo Bassetti: «Importo basso». «Arriveremo a una crescita da 350mila casi al giorno».

«Un’impennata di contagi. In pochi giorni arriveremo a 300-350 mila nuovi positivi a livello nazionale e a 70-80mila casi giornalieri in Lombardia. La crescita dei positivi è esponenziale, in questo periodo assistiamo a un’ipercircolazione virale». L’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, preconizza un’ulteriore accelerazione della curva epidemica in termini di contagi. «Una crescita esponenziale dei casi, seguita tuttavia da una crescita lineare e non esponenziale dei ricoveri. E tutto ciò è merito dei vaccini che arginano le ospedalizzazioni e la malattia grave».

Quanto pesa la variante Omicron sull’aumento esponenziale dei contagi?

«Pesa molto, unita alla variante Delta che morde ancora. Ma l’Omicron sta acquisendo progressivo spazio con una contagiosità 3 volte maggiore della Delta e un tempo di incubazione pari alla metà. La Delta, secondo alcuni calcoli, colpisce subito facilmente 8 persone e palesa i sintomi nel soggetto in 5 giorni, l’Omicron colpisce invece rapidamente fino a 15 persone con sintomi riscontrabili in 2 giorni. Tuttavia sono pochi quelli che finiscono in Terapia intensiva con i vaccini e la crescita dei ricoveri è appunto lineare. Il quadro sanitario è ancora gestibile, ma sicuramente ci saranno altri morti e casi gravi e buona parte riguarderà soggetti non vaccinati. Ma nel computo dei positivi bisogna fare una distinzione fondamentale».

Quale?

«Abbiamo positivi in ospedale, anche in Rianimazione, entrati per altri motivi (ad esempio per una gamba rotta o un attacco cardiaco che non hanno sintomi della malattia ma con tampone positivo) e positivi al Covid con polmonite che necessitano di ricovero. Il sistema dei colori che tiene conto anche di quanta gente è ricoverata in ospedale risente di questa anomalia. Il ministero della Salute dovrebbe differenziare questi numeri distinguendo tra ricoveri per solo Covid e gli altri. Così facendo non avremmo nemmeno una regione in giallo. In ospedale con il Covid oggi abbiamo soprattutto i non vaccinati e una piccola parte di vaccinati, ma anche vaccinati che non hanno il Covid ma il tampone positivo e alimentano i numeri dei positivi a dismisura».

Cosa rischiano i non vaccinati?

«In questo nuovo scenario sono destinati a contagiarsi tutti con la Omicron, una sorta di tiro al bersaglio. È come andare in un campo di tiratori scelti senza casco o giubbotto antiproiettile. Qualcuno potrà salvarsi, ma tanti finiranno in ospedale».

L’obbligo vaccinale per chi ha più di 50 anni contribuirà a contenere i contagi? Solo nella Bergamasca sono interessate 45mila persone.

«Sono favorevole all’obbligo vaccinale, ma anche un po’ perplesso. Non si può stabilire una sanzione di 100 euro, una tantum, per chi non si adegua. È decisamente un importo troppo basso. Lo stesso Stato che durante il periodo natalizio infliggeva 400 euro di multa a chi veniva sorpreso senza mascherina in centro nonostante tre dosi di vaccino, prevede appunto una sanzione di appena 100 euro per chi avrebbe bisogno di vaccinarsi. Viviamo in un Paese debole con i forti e forte con i deboli».

Si tornerà alla normalità nelle scuole con le differenziazioni introdotte tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie per gestire i casi positivi e i contatti stretti, sino all’eventuale sospensione delle lezioni?

«Io dico che si deve tornare alla scuola in presenza, ripristinando un concetto sempre attuale: se sei malato, resti a casa almeno tre giorni dopo che sono scomparsi i sintomi, e poi puoi tornare. Ma se si fanno tamponi a tutti i ragazzi che tornano a scuola, il sistema non regge e in pochi torneranno. Bisogna distinguere: circa il 90% di studenti tra medie e superiori sono vaccinati, alle elementari e all’asilo la percentuale cala drasticamente, ma lì è un rischio calcolato e si possono utilizzare le mascherine. Ma se chiudiamo le scuole, nelle altre 19 ore dove stanno i bambini? Ci vuole buonsenso».

E cosa ne pensa dell’attuale regime delle quarantene?

«Bisogna liberare dalla quarantena chi non ha sintomi. Non possiamo permetterci un Paese bloccato con i contagi che cresceranno ulteriormente. In dieci giorni potremo avere 3-4 milioni di persone positive, isolate a casa anche senza sintomi, più i contatti stretti. Ed è inutile insistere con i tamponi agli asintomatici, ciò porta a una paralisi senza fine».

Mi si arriverà davvero all’immunità di gregge?

«Penso proprio di sì. Nella prossima primavera saremo molto vicini al 95% di popolazione vaccinata o entrata in contatto con il virus, quindi raggiungeremo l’immunità di gregge. Dopo tireremo le somme».

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