Stroncato da un malore, muore a 61 anni l’imprenditore Guido Barcella

A capo dell’omonimo gruppo di elettroforniture, negli anni ha fatto diventare l’azienda leader nazionale del settore. Gli amici: «Duro lavoro e grande generosità».

Un grave lutto ha colpito il mondo dell’imprenditoria bergamasca. Nella notte di Capodanno è mancato, per un malore improvviso, Guido Barcella. Amministratore unico del gruppo «Barcella Elettroforniture», leader in Italia nel campo della distribuzione di materiale elettrico, l’imprenditore orobico ha fatto crescere l’azienda grazie ad anni di duro lavoro, che hanno portato a una serie di acquisizioni, condite da una lungimirante gestione manageriale.

Guido Barcella, che ha compiuto 61 anni lo scorso ottobre, si trovava in albergo a Camogli e proprio pochi minuti dopo la mezzanotte del 31 dicembre ha accusato un malessere che non gli ha lasciato scampo. Per la fine dell’anno aveva deciso di trascorrere qualche giorno di riposo in riviera, insieme alla compagna, nella località ligure a cui era particolarmente affezionato.

Subito dopo i festeggiamenti per l’arrivo del 2022, l’imprenditore ha avvertito dolori allo stomaco e ha deciso di salire in camera. Trascorsa una decina di minuti, visto che la situazione peggiorava, ha deciso di avvertire telefonicamente la compagna e un’amica medico che si era unita per la serata. Salite in stanza, le due donne hanno cercato di aiutare Barcella, lanciando anche l’allarme ai soccorritori, intervenuti prontamente in hotel. Nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione, medici e infermieri hanno dovuto arrendersi alla gravità del malore occorso al paziente, che è morto probabilmente per un infarto.

La tragica notizia ha gettato nello sconforto tutti coloro che lo conoscevano e che ne apprezzavano le doti imprenditoriali e umane. Oltre alla sede di Azzano San Paolo, sono operative una quarantina di filiali in tutta la Lombardia, ma anche in Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna, con circa 400 dipendenti e un fatturato che supera i 170 milioni di euro. Nel 2020 Guido Barcella ha portato a termine l’acquisizione della varesina «Ceriani Elettroforniture», mentre nel 2017 aveva inglobato l’impresa «Zani Ranzenigo» di Brescia, sempre con l’obiettivo di proseguire la crescita nel comparto della distribuzione di materiale elettrico per i settori industriale, residenziale e terziario, per l’illuminazione e per l’automazione industriale.

Nel 2016 Barcella era stato inoltre eletto presidente della Fme, la Federazione nazionale che raggruppa i distributori di materiale elettrico, un vero e proprio punto di riferimento per tutto il settore. Gli amici tengono a sottolineare anche la sua grande generosità, che teneva nascosta, assurta alle cronache durante la pandemia per una donazione importante in favore del nuovo ospedale allestito alla Fiera di Bergamo.

«Guido era un imprenditore molto esigente nei confronti dei fornitori, ma anche molto generoso verso i clienti, ai quali cercava di garantire le migliori soluzioni tecnologiche – ricorda Demetrio Trussardi, amico da sempre di Guido Barcella e fornitore dell’azienda nella sua veste di direttore commerciale Italia e consigliere delegato di Comelit –. Chi lo conosceva bene, apprezzava le sue doti umane e la grande generosità, portata avanti nel silenzio più straordinario. Era sempre alla ricerca della crescita e dello sviluppo, ma non dimenticava mai il prossimo. Ultimamente l’ha dimostrato sia durante la pandemia sia nei confronti del Patronato, con donazioni importanti per i laboratori e la possibilità di far entrare in azienda giovani stagisti. A primo impatto appariva introverso, quasi burbero, ma dentro era veramente un grande uomo, una persona bella, solare e positiva – conclude Trussardi –. Donava senza chiedere nulla in cambio e il suo primo pensiero era rivolto ai collaboratori e alle loro famiglie, affinché stessero bene. Cercava sempre il meglio e grazie alle sue doti manageriali era un punto di riferimento a livello nazionale».

La salma di Guido Barcella, che lascia la sorella Laura e la compagna Simona, è rientrata a Bergamo nella giornata di domenica. I suoi dipendenti e tutti i conoscenti possono far visita all’imprenditore, il cui corpo è stato composto in città, alla casa del commiato «Beppe e Alessandra Vavassori» di via San Bernardino. I funerali di Barcella si svolgeranno in forma privata domani alle 10 nella chiesa parrocchiale di Longuelo, quartiere di origine della famiglia.

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