Acquisizioni e cessioni in Bergamasca: sono 60 le aziende in cerca d’occasioni

CONFINDUSTRIA. II servizio a supporto delle operazioni di M&A riceve richieste mensilmente Il vicepresidente Manzoni: «Si vende per diversi motivi, ma chi compra cerca competenze».

In poco meno di un anno dall’avvio del servizio la piattaforma M&Atching di Confindustria Bergamo, nata per supportare le imprese associate in caso di acquisizioni o fusioni, ha raccolto circa 60 richieste.

Nello specifico, gli esperti dell’associazione hanno già fatto il primo colloquio con 25 imprenditori interessati a trovare un compratore od a cedere delle quote della propria attività; con 29 realtà che, al contrario stanno cercando un’impresa da acquisire; mentre in cinque casi la necessità emersa è quella di un affiancamento a supporto del passaggio generazionale. «È una tendenza numerica consistente, sicuramente in crescita» spiega Marco Manzoni vicepresidente di Confindustria Bergamo che, rispetto ai motivi di chi cerca un compratore, spiega: «Sono molteplici. C’è chi ha voglia di crescere, ma ha bisogno di un supporto e in questo caso uno dei nostri compiti è anche far capire che cedere delle quote societarie, anche in maggioranza, non significa svendere l’azienda, quanto piuttosto saper vedere i limiti del mercato. Altri invece esprimono stanchezza, non se la sentono più di rischiare o si trovano in un momento di grande confusione. Immaginiamo una meccatronica che lavora esclusivamente per l’automotive - continua Manzoni - in questo momento titolare o soci sono in difficoltà e spesso non sanno che strada seguire».

Le realtà che cercano un acquirente

Scorrendo il portale sul sito di Confindustria Bergamo è disponibile la descrizione, in forma anonima, di alcune delle realtà che cercano un acquirente. Si tratta soprattutto di Pmi attive nell’impiantistica e manutenzione, nella lavorazione di metalli o fabbricazione di prodotti in metallo, nell’automazione industriale, aziende di tornitura e fresatura, ma anche realtà che realizzano software.

«Il servizio ha valore anche perché parliamo la stessa lingua degli imprenditori che spesso arrivano con un bisogno, senza sapere come soddisfarlo» commenta Manzoni. Le aziende disposte a comprare, invece, si occupano di progettazione meccanica, automazione industriale e impiantistica o stampaggio termoplastico, per fare qualche esempio. «In questo caso si tratta di realtà mediamente più pronte, con un numero di dipendenti medio e un Edibta più alto - spiega il vicepresidente di Confindustria, che aggiunge - loro hanno bisogno di supporto per trovare la loro target, sia a livello di innovazione tecnologica, ma anche per cercare persone competenti da portarsi a bordo.

La carenza di personale

Il problema della carenza di personale è sempre più evidente e l’intelligenza artificiale non potrà supplire a tutto il know how necessario nei processi produttivi». In entrambi i casi, sia per la vendita (sell) che per l’acquisizione (buy), la ricerca condotta non si ferma ai soli confini provinciali, cercando il «match» ideale all’interno dei confini della Lombardia o anche in altre regioni. La tendenza a cercare una soluzione nelle operazioni di fusione o acquisizione (M&A), è comunque in aumento negli ultimi anni e dal suo osservatorio Manzoni la giustifica così: «Gli imprenditori sono figli del proprio tempo. Oggi tutto cambia ogni 6 mesi e diventa necessario guardarsi intorno e aprire il capitale. Servono certificazioni, investimenti, sinergia e flessibilità, ma restiamo in un territorio solido, che dimostra competenze e filiere di valore che il mondo riconosce e sceglie».

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