B2Cheese, vetrina casearia sempre più internazionale

A SETTEMBRE. Terza edizione della fiera agroalimentare presentata a Milano. Il 20% degli espositori dall’estero, presente la Francia ma anche la Lituania.

La terza edizione di «B2Cheese», fiera dedicata agli operatori del settore lattiero-caseario, mette in mostra il territorio diventando sempre più vetrina internazionale.Dal 25 al 26 settembre prossimi a Bergamo sono attesi più di 130 operatori con una crescita importante proprio degli espositori esteri (20%) provenienti da Svizzera, Austria, Spagna, Germania, Francia e Lituania, ai quali si sommano le delegazioni straniere e i buyer portati da Ita, Italian Trade Agency.

Fiera sempre più internazionale

«Siamo molto soddisfatti per la risposta ricevuta – conferma Francesco Maroni, presidente di Progetto Forme e dell’associazione «Cheese Valleys - Le Tre Signorie» -. Abbiamo già una lista d’attesa con realtà che chiedono di partecipare alla manifestazione, sempre più internazionale, dove metteremo in mostra tutta la filiera, compresa la parte tecnologica che guarda al futuro». L’evento «business to business» nei padiglioni di via Lunga, mette in mostra le produzioni di eccellenza e diventa una vetrina per i produttori, dai bergamaschi, fino al resto d’Italia e d’Europa.

Il mercato lattiero-caseario italiano, e in particolare il segmento dei formaggi – fa presente Andrea Guerini, senior manager di PwC - rappresenta un comparto altamente strategico per il made in Italy, di cui detiene il primato per fatturato complessivo nell’industria alimentare con 19 miliardi di euro, di cui il 68% (circa 13 miliardi di euro) grazie ai formaggi

La filiera, come sottolineato a più voci anche durante la conferenza stampa di presentazione di «B2Cheese», che si è svolta a Milano City Life, gode di buona salute, soprattutto se si analizzano produzione e bilancia commerciale. «Il mercato lattiero-caseario italiano, e in particolare il segmento dei formaggi – fa presente Andrea Guerini, senior manager di PwC - rappresenta un comparto altamente strategico per il made in Italy, di cui detiene il primato per fatturato complessivo nell’industria alimentare con 19 miliardi di euro, di cui il 68% (circa 13 miliardi di euro) grazie ai formaggi. Nel 2023 l’Italia ha prodotto il 9% del latte vaccino europeo (13 milioni di tonnellate), con 1,2 milioni di tonnellate di formaggio, al terzo posto in Europa, dopo Germania e Francia – continua Guerini -. lo scorso anno il saldo della bilancia commerciale si è chiuso a +510 milioni di euro con l’export che ha registrato un fatturato record di 5,44 miliardi di cui quasi 5 relativo solo ai formaggi, in crescita verso Francia, Germania, Spagna ed Est Europa (Polonia in particolare), ma anche sul mercato cinese, mentre registra maggiori difficoltà in Canada, Giappone e Corea del Sud».

Le dichiarazioni

Moderati da Alberto Gottardi, vicepresidente di Progetto Forme, sono intervenuti anche Paolo Zanetti, presidente Assolatte, che ha ribadito «l’importanza del comparto che macina numeri straordinari e ha saputo evolversi dando l’opportunità anche ai piccoli di crescere con prodotti esportabili, anche se bisogna fare di più contro l’italian sounding» e l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, che ha evidenziato come «il lattiero-caseario è punto di forza del sistema agroalimentare lombardo, producendo la metà del latte italiano, senza dimenticare i temi legati ad innovazione e sostenibilità».

Davide Lenarduzzi, a.d. di Promoberg, ha aggiunto che «Bergamo è riconosciuta a livello mondiale come la capitale europea dei formaggi, grazie a tradizioni millenarie che valorizzano il territorio, senza dimenticare la centralità logistica della fiera, che sorge vicino al terzo aeroporto in Italia». Le connessioni tra formaggi e vino sono state ricordate da Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo, insieme alla giornalista Maria Cristina Crucitti e ad Armando Brusato, presidente Italiano della Guilde Internationale des fromagers, la prestigiosa associazione a livello mondiale che terrà il suo Capitolo italiano proprio a Bergamo, durante i giorni della fiera.

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