
Economia / Hinterland
Giovedì 23 Ottobre 2025
Claypaky ridefinisce gli obiettivi: Ricerca e sviluppo a Seriate e produzione in Cina
LA DECISIONE. Ancora da definire le modalità ma l’ad Graser conferma che la nuova proprietà cinese sta valutando cambiamenti.
Fim-Cisl e Fiom-Cgil temono una «desertificazione industriale e occupazionale» del sito Claypaky di Seriate. La preoccupazione arriva a seguito dell’incontro di ieri con la direzione aziendale e la Rsu. Sul tavolo c’era la gestione del Contratto di solidarietà (Cds), avviato lo scorso luglio, ma anche una richiesta di chiarimento rispetto alle strategie e agli sviluppi industriali della nuova proprietà, il gruppo cinese EK Ink, subentrato alla tedesca Arri a maggio.
«L’azienda - si legge nella nota - ha annunciato l’intenzione di voler riorganizzare l’area di Ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di trasformare Claypaky in un centro di innovazione, ma con il trasferimento dell’intera fase di sviluppo prodotto negli stabilimenti cinesi del gruppo. Per quanto riguarda l’area produttiva, la Direzione ha dichiarato che, una volta esauriti i volumi richiesti per i prodotti fatti a Seriate, non verranno assegnati nuovi progetti e nuovi prodotti al sito, destinando la futura produzione agli stabilimenti cinesi, con evidenti ricadute occupazionali nell’imminente futuro». Giuseppe Biundo di Fim e Giuseppe Lupoli di Fiom aggiungono: «Si tratta di una scelta che rischia di avere pesanti conseguenze occupazionali. Stiamo valutando quindi di mobilitarci, anche in considerazione del confronto tra la direzione Claypaky e il ceo di EK, Raymond Chen, che si terra a metà novembre, per essere coinvolti nella discussione».
Marcus Graser, amministratore delegato di Claypaky prova a ridisegnare i piani per il futuro dell’azienda spiegando che quella in atto è una «rifocalizzazione» più che una ristrutturazione e che potrà essere dettagliata solo più avanti, perchè ancora troppo soggetta alle oscillazioni di mercato e al tema dei dazi americani sui prodotti cinesi. Attualmente dall’azienda confermano che a Seriate operano 154 persone, oltre a una quota di personale somministrato e circa 30 addetti fuori dall’Italia. «Una parte della nostra produzione è già realizzata dalla casa madre che, nei fatti, prima dell’acquisizione era un nostro fornitore - spiega Graser -. Sull’ingegnerizzazione di prodotto Ek è più forte e può fare meglio di noi, ma la casa madre vuole potenziare il nostro R&D (Ricerca e sviluppo, ndr) che è già parte di un ecosistema digitale e tecnologico ritenuto interessante». Rispetto ai volumi produttivi l’ad conferma che «ora ci sono ordini e produzioni fino a fine anno» mentre, in seguito, «occorrerà valutare quale quota parte resterà in carico a Seriate e quale sarà dirottata verso la casa madre». Una considerazione che appare, quindi, totalmente strategica data la presenza di commesse e la conferma dei sindacati che la solidarietà fino ad ora è stata utilizzata solo in minima parte.
L’ad Graser prova a dare anche un orizzonte temporale: «Mi aspetto che questa rifocalizzazione possa strutturarsi in due, tre o quattro anni, anche in considerazione di come andrà il mercato. Sicuramente dovremo incrementare alcuni settori come il customer supporter e l’obiettivo è farlo riconvertendo personale che già è in Claypaky, ma qualora dovessero esserci delle uscite saranno trattate con la massima attenzione sociale possibile».
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